TEZENIS, ORA SERVONO CUORE, GAMBE E CERVELLO

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La partita della verità, lontano dalla città. Lontano da Verona è sempre difficile per la Tezenis. Non a caso allora la sfida con Jesi diventa un esame da non sbagliare.
Lo ha detto alla vigilia dell´incontro anche coach Alessandro Ramagli.
Nessun alibi, testa a posto, grande prestazione: solo così si può riuscire a cambiare la tendenza anche in trasferta.
Un punto di partenza essenziale per poter agganciare senza particolari patemi i play off.
La Scaligera dovrà fare a meno ancora una volta di Ganeto. Stagione sfortunata davvero la sua.
Ma è inutile oggi guardarsi alle spalle. Il passato conta poco o niente. Verona dovrà fare i conti con un avversario famelico. Arrabbiato il punto giusto. Reduce da un repentino cambio di panchina. Non c´è più Cioppi alla guida della Fileni. Al suo posto è stato promosso capo allenatore Pecchia. Estremo tentativo da parte della società marchigiana di rimettere in piedi una stagione che non è ancora compromessa.
La Scaligera all´andata ha dovuto fare i conti con un avversario che ha fatto di tutto per abbassare i ritmi di gioco gialloblù. Gara complicata, giocata sul ritmo ma anche sulle emozioni positive.
Duello nel duello sarà la sfida tra i totem Lawal e Maggioli. Un faccia a faccia ad alta quota che avrà sicuramente l´effetto di scuotere ancora di più questa sfida.
Verona ha voglia di grandezza. Soprattutto di poter migliorare la classifica giocando lontano dal PalaOlimpia.
La tendenza complessiva resta buona. Ma adesso c´è da muovere passi decisi verso i play off. Per farlo dovrà per forza di cose cambiare qualcosa.
Ramagli chiede un approccio mentale diverso. La capacità di stare in partita dall´inizio alla fine. Soprattutto lontano dalle mura amiche.
Non a caso il contesto di oggi diventa attendibile proprio per misurare la tenuta mentale dei gialloblù.
Jesi sembra essere arrivata ad un punto di svolta della propria stagione, quella con Tezenis potrebbe essere la partita della svolta. Una gara nella quale buttare dentro tutto quello che è rimasto: cuore, gambe e cervello.
Cerca risposte, invece, Ramagli. Della serie: si può dare di più. Si deve dare di più. Tenendo conto che il programma previsto dal girone di ritorno potrebbe presentare un grado di difficoltà superiore rispetto alla prima parte di stagione.
In casa arriveranno le big del torneo e non sarà facile fare filotto.
Fuori dalle mura amiche Verona dovrà cercare di cogliere la magia giusta.
Storia di alchimie. Quelle che devono crearsi per poter andare in fondo a testa alta. E con i play off saldamente in tasca.
Oggi la Tezenis è squadra che a più ripresa ha dimostrato di poter disporre di credenziali.
Ramagli ha ammonito il gruppo. Attenti a Maggioli e compagnia.
«Avremo di fronte una squadra con un´identità ben precisa che si basa sul coinvolgimento del miglior centro della Legadue che è Michele Maggioli e poi sull´idea di accendere nei momenti chiave un giocatore di grande esperienza come Ryan Hoover».
«Le settimane di lavoro», ha proseguito Ramagli, «parlano di passi in avanti, com´è normale che sia. La conoscenza reciproca aumenta, in allenamento si vedono cose in più, anche se essere stati martoriati da una lunga serie di infortuni certo non ha aiutato. Quel che emotivamente ti propone la partita però non te lo può proporre l´allenamento. In mezzo anche alle nostre reazioni tecniche non appropriate in certe gare in trasferta, molto passa dalla sfera emotiva. E quello è qualcosa che verifichi soltanto giocando coi due punti in palio. Poi, in allenamento, puoi riproporre situazioni di tensione, ma mai come durante la partita puoi avere il senso reale del controllo delle tue emozioni».

Simone Antolini – L’Arena