Rassegna stampa: L’Arena 3 febbraio 2015

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2000 - RAMAGLI BRESCIA OK (4)

«Tezenis, voglio l’istinto d’attacco»

Perfezionista. Virtù fondamentale di chi sa di dover vincere e non si accontenta. Alessandro Ramagli da 20 giornate si trova in testa alla classifica del campionato di serie A2 Gold. Ma non gli basta, «Oggi conta poco essere qui davanti» si sforza a dire. La Tezenis dovrà farsi trovare pronta nel momento del bisogno e cioè ai playoff quando si deciderà la stagione. Per arrivarci nel miglior modo possibile, allora, diventa indispensabile non lasciare nulla di intentato. La Scaligera, complice la sconfitta di Brescia a Biella, è tornata ad essere capolista solitaria del torneo. A Ramagli interessa poco. «La stampa crea questo dualismo tra noi. Ma a me importa il rendimento della mia squadra. Poco altro».
E proprio per questo motivo l’allenatore di Verona dopo la vittoria (80-71) contro Trieste è tornato ad analizzare le cose buone (energia, ottima difesa, distribuzione dei punti) ma soprattutto le meno buone (calo di intensità nel secondo tempo, errori in transizione, approccio morbido alla gara dopo essere arrivati ad un vantaggio di 22 punti). E’ proprio da lì che parte il lavoro del perfezionista Ramagli. E l’allenatore deve, per forza di cose, tenere conto della Tezenis a due facce vista in campo contro Trieste.
DUE FACCE. «Non è stata una partita semplice. Bisogna sempre essere pronti per fronteggiare l’energia degli avversari. Noi abbiamo giocato un grande primo tempo. Abbiamo chiuso la nostra area e abbiamo gestito il ritmo della partita senza farla diventare congeniale ai nostri avversari. È stata sicuramente una buona frazione sia per quantità che per qualità» continua Ramagli. «Nel secondo tempo è andata meno bene. Non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto e non abbiamo chiuso la partita». Ed è da lì che ripartirà il lavoro settimanale di Ramagli in vista della sfida di domenica a mezzogiorno cin diretta Sky, sul campo di Mantova.
Verona non può accontentarsi, sistemare la partita e poi andare in gestione. Nel primo tempo la Scaligera si era regalata un parziale scintillante: 44-22. Se si dovesse tenere conto degli ultimi due quarti, invece, Trieste si è imposta sul camo 49-36. La capolista ha concesso troppo, quasi 50 punti e ha reso complcata una partita che sembrava essere ormai in controllo. Coach Ramagli non ci sta.
«Questo è un aspetto su cui dobbiamo migliorare perché già contro Agrigento si era presentata una situazione simile. Dobbiamo migliorare il nostro “killer istinct”, soprattutto quando ci troviamo di fronte una squadra come Trieste che non è per nulla arrendevole. Tutte le partite sono in partenza complicate. Le rendi semplici con la qualità e l’atteggiamento. Non possiamo permetterci si sentirci superiori contro nessuno, per rispetto di noi stessi e per onorare al meglio il lavoro che facciamo durante la settimana. La gara con Trieste è stata una tappa importante del nostro processo di crescita. Uno degli aspetti più positivi è stato l’approccio iniziale. Pur in assenza di un giocatore importante come Klaudio Nodja, che ci da una dimensione diversa sia in attacco che in difesa, abbiamo iniziato alla grande la partita, sopperendo al meglio il fatto che non ci fosse. Questo è un atteggiamento da squadra in salute. C’è stata una buona distribuzione dei punti, come è nelle nostre corde, e in campo abbiamo avuto equilibrio e distribuito bene le responsabilità tra tutti i giocatori».
IL DUALISMO. Un passo oltre. Fin qui il campionato della Tezenis è stato a dir poco scintillante: 17 vittorie (tenendo conto anche del successo, poi cancellato, contro Forlì) e solo tre sconfitte. Incassate,tra l’altro, con tutte avversarie di fascia medio bassa. Non fosse per la straordnarietà del rendimento di Brescia, i gialloblù avrebbero fatto il vuoto dietro di sè. Ma oggi va così. E con la Centrale del Latte la sfida per il primato si è fatta davvero molto bella. Domenica la Leonessa ha lasciato i due punti a Biella. Ramagli? Ecco la risposta: «Brescia ha perso? Non mi interessa niente.

Simone Antolini