Rassegna stampa: L’Arena 21 marzo 2015

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2000 - DENICOLAO BRESCIA

«Tezenis, l’emergenza non fa paura»

L’emergenza continua. E la Tezenis dovrà ancora una volta recuperare in fretta forza ed energie. Sulla strada che porta a Jesi Alessandro Ramagli cerca la via più illuminata. Ndoja e Boscagin recuperano, Giuri e Gandini restano tra i sospesi. Situazione non nuova per la capolista, costretta ad allenarsi in settimana a ranghi ampiamente incompleti.
Dunque, l’avversario: Jesi è ultima, all’andata ha battuto Verona al PalaOlimpia e magari cercherà di regalarsi una serata di prodezze e follie dopo tanta sofferenza. Verona non può sbagliare. Una vittoria, infatti, permetterebbe ai gialloblù di staccare Brescia di quattro punti in classifica. Andrea De Nicolao è l’uomo guida. E oggi più che mai diventa faro nella tempesta.
De Nicolao, l’emergenza sembra non abbandonarvi mai
«Purtroppo è così. Abbiamo qualche acciacco di troppo, la speranza è di arrivare al meglio alla partita con Jesi. Certo, non affrontiamo Brescia, quindi possiamo andare lì sereni, convinti di poter strappare i due punti. Detto questo, non ci dimentichiamo che alla palla a due partiremo con il ricordo dell’andata e dell’unica sconfitta subita in casa nel corso della stagione proprio contro di loro».
Brucia ancora quella sconfitta?
«Quella sconfitta è arrivata in un momento in cui avevamo chiesto tanto a tutti. La squadra si era “spremuta” per sopperire all’assenza prolungata di Monroe. Con Jesi Darryl c’era, ma non poteva essere al meglio. Loro hanno giocato la miglior partita dell’anno. Forse noi avevamo pensato di poter portarla a casa facilmente. Ma non è stato così».
Tra Coppa e campionato siete in vantaggio negli scontri diretti con tutte le grandi del torneo. Oggi si può dire con certezza che davanti a voi non ci sta nessuno?
«Oggi sì. Lo abbiamo dimostrato vincendo con tutti e su qualsiasi campo. Ci manca solo Torino. Ma l’incontro arriverà all’ultima giornata. Nonostante questo, non dobbiamo montarci la testa, sapendo che quella intrapresa è senz’altro la strada giusta».
Per blindare il primo posto sono indispensabili tre vittorie o crede che Brescia andrà incontro a qualche inciampo?
«Non credo che Brescia perderà qualche partita. Io penso sia fondamentale vincere contro Jesi e Casalpusterlengo. E poi dovremo giocare una grande partita contro Ferentino per chiudere ogni discorso per il primo posto».
Oggi l’emergenza, tra cinque partite e poco più i playoff. Come immagina il cammino della Scaligera nei prossimi due mesi?
«I playoff sembrano lontani, ma non è così. Iniziamo già a pensarci. A volte si va pure a vedere la classifica per capire quale potrebbe essere la nostra potenziale avversaria. Ma è troppo presto per capire bene quello che accadrà. Il percorso di preparazione inizia già oggi».
La sua stagione è stata fin qui all’altezza delle sue aspettative iniziali?
«Non mi accontento mai. Ma siamo primi, la squadra va benissimo e io sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto».
Sorpreso da chi?
«Gli americani hanno fatto molto. Boscagin è stato straordinario negli ultimi due mesi. E Nodja all’inizio era stato super. E lo aspettiamo al top».

Simone Antolini