«PARTITA POSITIVISSIMA, MA POSSIAMO CRESCERE ANCORA»

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«È stata una gara molto positiva perchè durante tutti e 40 minuti abbiamo fatto buone cose e avuto momenti di qualità e intensità». Ha esordito così Alessandro Ramagli in conferenza stampa dopo la vittoria 90-68 al PalaOlimpia contro la Lighthouse Trapani. «Il risultato finale però potrebbe far pensare ad una partita diversa da quella che è stata. Non è stato facile, anche perché i 90 punti non ce li hanno regalati. Sicuramente – ha proseguito Ramagli – abbiamo avuto dei momenti nei quali non abbiamo espresso quella durezza fisica indispensabile per ammazzare la sfida in anticipo. Col passare dei minuti però la partita è finita nelle nostre tasche. Non è facile giocare sempre a questo ritmo, ma non lo è neanche per gli avversari ed è normale che possano avere dei cali come quello del quarto periodo. Il nostro terzo quarto non è stato sufficiente perché abbiamo lasciato a Trapani la possibilità di rimanere attaccati ad una gara che abbiamo sempre condotto. Secondo me ci sono i margini affinché questo tipo di prestazione sia distribuita su 40 minuti. Quando ci riusciremo saremo continui e solidi come ancora non riusciamo ad essere in rapporto al nostro potenziale. In ogni caso la gara va un po’ rivista. Non so se i nostri avversari siano crollati nel quarto quarto pagando gli sforzi che hanno fatto nel terzo per rimontare. Quello che è sicuro è che nella terza frazione alla reazione di Trapani abbiamo replicato con una spinta uguale e contraria. Quindi è nelle nostre corde dare certe risposte sul campo. Penso che la partita di stasera sia stata positivissima e va archiviata con grande soddisfazione, anche se è stato possibile vedere aspetti che questa squadra può ancora migliorare».

L’analisi di Ramagli si è poi spostata sui prossimi impegni: «Noi ad oggi avevamo cinque vittorie e cinque sconfitte. I cinque successi erano arrivati tutti con squadre che ci seguono in classifica, mentre le cinque sconfitte, tranne Trieste, erano arrivate con squadre che ci precedevano. Oggi avevamo contro Trapani che aveva più punti di noi così come sarà con Barcellona, Brescia e Biella. Questo significa che se vogliamo rientrare in quella fascia di classifica che vale i playoff è necessario iniziare a vincere con le compagini che stanno sopra di noi. Stasera era la prima occasione e averli battuti in modo netto è di sicuro un bello slancio. La prossima settimana, contro Barcellona, ci sarà un vero big match. Barcellona è forse la più attrezzata, a livello di talento ed esperienza, per poter competere per la vittoria finale di questo campionato. Sarà un impegno ancora più difficile rispetto a quello di stasera. Ma non commettiamo l’errore di giudicare la sfida di oggi solo dal risultato finale».

Ramagli ha quindi spiegato le novità nel quintetto-base con Boscagin e Gandini: «Il quintetto che usiamo da qualche tempo a questa parte mi da due garanzie. La prima è una distribuzione più tradizionale dei ruoli in campo. La seconda è l’impatto, emotivo e di carattere, che due giocatori come Boscagin e Gandini hanno nel loro dna. Un altro vantaggio è che i giocatori che escono dalla panchina hanno un tasso di conoscenza del gioco e di talento tale per cui spesso e volentieri possono risultare fondamentali per svoltare una partita. Questa è stata la valutazione che mi ha portato a scegliere questo nuovo assetto. Ma è nuovo per modo di dire, perchè alla fine la squadra è sempre la stessa. Comunque non mi piace molto parlare dei singoli. Oggi c’è stata molta distribuzione nel fatturato dei punti, ma avevamo preparato la gara in questo modo, a differenza di Napoli. La cosa positiva è che a turno c’è sempre qualcuno di diverso che balza agli onori della cronaca. Per me che sono l’allenatore è un enorme vantaggio».