«Un nuovo innesto? Necessità relativa»

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PEDROLLO lunedi' pallone

«Per costruire una squadra vincente credo siano sempre determinanti l’equilibrio e l’amicizia tra giocatori. Certo ci vuole un anche certo livello tecnico, altrimenti non puoi competere. Ma questi due fattori sono punti fondamentali perché ti permettono di passare indenne quei momenti di crisi e di sconforto che possono capitare nel corso di una stagione». Così Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica della Tezenis Verona, lunedì sera 30 marzo a «Lunedì nel Pallone», trasmissione di TeleArena condotta dal giornalista Gianluca Tavellin, in onda dalle 21.10. «Un nuovo innesto? – ha spiegato Pedrollo – La nostra voglia è legata ad una necessità relativa. Se siamo primi e abbiamo vinto la Coppa Italia vuol dire che la squadra c’è. Il reparto lunghi è un po’ quello che potremmo anche ritoccare. Siamo rimasti alla finestra per vedere se spuntavano delle occasioni, ma qualsiasi nuovo arrivo deve rispettare l’equilibrio di cui parlavo prima, altrimenti meglio rimanere come siamo. Interverremo solo se sarà necessario e se si presenterà l’occasione giusta. Nel nostro roster abbiamo a disposizione grandi giocatori come Monroe. Darryl gioca sempre a livelli incredibili, sebbene sia bravissimo anche a controllarsi per evitare di strafare e di ritrovarsi magari con qualche fallo di troppo. È di un’altra categoria. Fa tutto e lo fa bene e non a caso lo seguiva anche il Maccabi Tel Aviv. È un giocatore particolare. Un aspetto che mi ha colpito di lui è che le prime cose che ci ha chiesto sono state informazioni sulle scuole e la città. Io non lo conoscevo, è stato Gianluca Petronio a segnalarlo. Lui è stato bravissimo nella costruzione di questa squadra. Gli sponsor? Senza l’aiuto di Tezenis e di Sandro Veronesi non saremmo qua, nonostante i tanti sforzi che facciamo come proprietà. I nuovi investitori sono sempre ben accetti. Verona è una città con pubblici fantastici e numerosi in ogni sport e penso che questo possa essere un traino e un incentivo importante per ogni sponsor. Non è un segreto che quest’anno quest’anno abbiamo speso un 30-35% in meno rispetto agli scorsi anni, ma è stato un ridimensionamento frutto anche di una situazione che attraversa tutto il movimento del basket italiano».