Orgoglio-Messedaglia. Fuori, ma da squadra

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Il 10 aprile 2017 alle ore 12.40 all’AGSM Forum si è disputata la semifinale del torneo Scaligera High School Cup, che ha visto scontrarsi Messedaglia e Guarino Veronese. La partita, combattuta fino all’ultimo, ha visto vincere la squadra ospite con un punteggio di 39-43. Prima di cominciare il coach Pasti tiene il suo discorso in cui si raccomanda di difendere al massimo e di penetrare in area, piuttosto che provare il tiro da tre, e conclude con questa frase: «Oggi o si vince o si perde. Ma si vince o si perde da squadra. Perché noi questo siamo». Forte la tensione prima di scendere in campo, gli avversari hanno una tifoseria numerosissima che si fa sentire. I primi cinque a scendere in campo sono Bianchi, Fattori, Borgese, Canton e Viviani. E’ quest’ultima ad aprire la partita con una tripla, subito seguita da un canestro avversario. La partita rimane per parecchi minuti sul 3-2 senza che nessuna delle due squadre riesca a prevalere, ma il ritmo è altissimo. La situazione rimane in equilibrio fino alla tripla di Canton, ma gli avversari recuperano e il primo quarto finisce 8-8. Molto buona la performance di Sofia Vivian. Pasti chiede una difesa più forte e meno impulsività in attacco. Il secondo quarto comincia col canestro di Argenta, seguito da una tripla del Guarino. Il Messedaglia non riesce a prevalere, il coach chiama time-out e chiede di penetrare di più in attacco. Con i tiri liberi di Argenta la squadra si porta in lieve vantaggio. Il giocatore è una furia in attacco, ma si torna in panchina sul 16-16.
Nel terzo quarto gli avversari cominciano forte, ma si recupera con i tiri liberi di Borgese e Canton. Il Guarino-Veronese va in bonus, avendo commesso cinque falli di squadra, dopodiché chiama time-out sul 21-24 e Pasti ne approfitta: «Giocate come una squadra, hanno tantissimi falli, usate questi due minuti per riprendere fiato». Argenta segna due tiri liberi. La partita è molto fisica, entrambe le squadre ora sono in bonus, la sirena suona dopo i liberi di Bianchi che porta la sua squadra sul 27-27. Il coach chiede rapidità in attacco in quanto gli avversari sono più lenti nel rientro.
L’ultimo quarto è aperto dal canestro di Russo. Bianchi mette una tripla, subito seguita da una tripla degli avversari. Segue un time-out in cui Pasti ricorda di difendere e di non rilassarsi dopo aver fatto canestro. Dopo un’altra tripla e quattro tiri liberi il Guarino è in vantaggio con punteggio 35-37. Ad un minuto e mezzo dalla fine gli avversari sono di nuovo in bonus e il tabellone segna 36-39. La situazione è piuttosto tesa, il coach tenta di recuperare chiedendo alla squadra di fare solo pick and roll. Gli ultimi secondi di partita vengono giocati con un’intensità elevatissima, i giocatori del Messedaglia non vogliono arrendersi e spremono ogni goccia di energia rimasta. A 30” dalla fine il punteggio è 39-43, vengono tentate diverse triple che però non entrano. La sirena suona sancendo la vittoria del Guarino-Veronese.
Finisce così la corsa del Messedaglia, che, nonostante la delusione e l’amarezza della sconfitta, non ha niente da rimproverarsi. I giocatori si sono sempre comportati come una squadra e questo è quello che conta. Perché come disse il coach: «Oggi o si vince o si perde. Ma si vince o si perde da squadra. Perché noi questo siamo».

Pietro Rossi & Giovanni Pierini, addetti stampa Messedaglia