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Minibasket Scaligera di bene in meglio

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Si è conclusa un’altra stagione sportiva di Minibasket della Tezenis Verona, che in questi tre anni, dalla sua nascita, ha raddoppiato il numero degli iscritti nei Centri del Don Calabria, Marconi, Borgo Roma e Porto San Pancrazio. Un progetto ed un percorso improntato sulla crescita dei ragazzi, sia individuale che di squadra, dove l’aspetto ludico e motorio sono al centro dell’attenzione di ogni istruttore. Un disegno che ha le sue basi, fra i tanti punti di forza, anche nell’esperienza di Gianfranco Paiola, direttore della Scuola Federale di Minibasket della Scaligera, che in 40 anni di attività ha visto crescere migliaia di piccoli minicestisti. Altro grande risultato, frutto soprattutto del percorso nelle scuole che ha visto la partecipazione dei vari istruttori negli istituti primari di Verona grazie all’opera di Simone Guadagnini, che durante l’anno ha organizzato e gestito gli appuntamenti nelle varie classi. I 220 piccoli minicestiti sono stati seguiti con passione e professionalità dallo staff composto da Giacomo Forapan e Davide Bartolini a cui si sono aggiunti Davide Borgese e Enrico Sandrini, ex giocatori delle giovanili della Scaligera.
«L’attività ha toccato vari punti», evidenzia Simone Guadagnini, responsabile sviluppo Minibasket & Progetto Scuole della Scaligera, «soprattutto nelle scuole con le cento ore svolte dai nostri istruttori ad un bacino di 1.200 bambini nei dieci istituti in cui abbiamo operato anche con la presenza di giocatori della prima squadra. A questo lavoro vanno aggiunti il terzo Summer Camp Scaligera che ha riscosso consensi unanimi, la Scuola di Tifo all’Agsm Forum più la nostra partecipazione a vari tornei, anche fuori provincia, così come l’organizzazione dell’ultimo Memorial Mattia Scolari per gli Esordienti».
«Non possiamo che essere soddisfatti», il bilancio di Gianfranco Paiola, «dopo un anno contrassegnato da traguardi importanti ottenuti soprattutto grazie al livello di coinvolgimento, di crescita e aggregazione dei più piccoli partendo dal filo diretto costante con le famiglie. Abbiamo lavorato davvero di squadra».

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