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Henry Williams 2000/01

1999/2000. Altra Semifinale-Scudetto ... >>

La Müller delude a lungo, poi conquista i play off all’ultima giornata e sale sino alla semifinale scudetto, pareggiando col quarto posto il miglior piazzamento della storia gialloblù. E conquista il diritto al ritorno in Europa. L’estate è tribolata. L’unico punto certo è Marcelletti. La Müller rinuncia a Iuzzolino (va a Roma), lascia libero Willoughby, non può tenere Booth perché costa troppo. Arrivano Camata, Arigbabu, e Crippa a fare da balia a Rombaldoni. Ma sono gli americani Page, spettacolare, ma non dà certezze, e Griffin, onesto lavoratore, a non rispondere alle attese.
La Müller comincia male a Rimini (67-60), è spumeggiante contro la Scavolini (69-58, perde all’ultimo tiro (di Milosserdov) a Reggio Emilia (90-88), batte Siena (57-55) con due liberi di Rombaldoni, fa tremare la Paf a Bologna prima di cedere vistosamente negli ultimi tre minuti (86-69). I gialloblù sfiorano il colpaccio a Varese (66-64). La società “taglia” Page e prende Misha Beric. Lo slavo è subito determinante nel successo sulla Kinder (70-69). E’ bravo anche a Cantù, si dimostra un leader, ma attorno c’è poco (61-50). A Trieste, con un desolante Griffin, la Müller si sfalda in pochi minuti (81-57) ed al palaOlimpia Esposito e McDaniels trascinano Imola al successo (76-82). La Müller è terz’ultima in classifica, solo due punti davanti a Rimini e quattro su Reggio Emilia. Al PalaOlimpia passeggia anche la Benetton (65-80) e la situazione precipita quando anche Rimini, alla prima di ritorno, vince a Verona (72-73) quando Sekunda, sotto gli occhi di Nobile, conquista un rimbalzo offensivo sul tiro libero sbagliato da Granger. E’ la partita dell’esordio di Lou Bullock (dopo il taglio di Griffin), ma l’errore finale è fatale a Marcelletti che viene esonerato. La squadra passa a Pippo Faina, assistente di Franco, e viene rinforzata con l’arrivo di Schmidt.
La serie negativa prosegue a Pesaro (81-63) e dopo sei turni amari si interrompe contro Reggio Emilia (dove andrà ad allenare Marcelletti, che non riuscirà, però, ad evitare la retrocessione): il duo Bullock-Beric centra canestri in serie (74-68). Dopo la sconfitta di Siena (69-67), nulla può al PalaOlimpia al cospetto della Paf (93-110) nonostante i 42 punti di Bullock. Poi trova un minimo di continuità e respiro con tre vittorie consecutive. Batte Varese 81-77 (determinanti Beric e Schmidt) e fa il colpo a Montecatini (80-81) dove Bullock regala una delle migliori prestazioni di sempre della storia gialloblù (41 punti in 36 minuti con 7/9 da due, 4/7 da 3, 15/15 ai tiri liberi). Sarà la sola vittoria in trasferta della “regular season”. Il terzo successo è a spese di Reggio Calabria (78-77) con Shorter che sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso.
La Müller ha lasciato l’incomoda posizione di classifica, ma il suo cammino prosegue in altalena: regge un tempo sul campo della Kinder (85-69), si rifà con Cantù (99-83) con Albano in evidenza a quota 20 accanto a Beric 23 e Bullock 28, perde un confronto diretto a Milano (102-95), supera Trieste (83-71) con superBeric (25 punti), butta via due punti a Imola dopo essere stata a lungo in vantaggio (92-87). E quando perde a Treviso (89-72), capisce che i play off sono a rischio. Ma li conquista in extremis, con l’86-85 contro la Roma di Iuzzolino (18 punti) e Henry Williams (30). E’ Bullock a infilare i canestri nel finale.
Il primo avversario ai play off è Montecatini e gara1 è un disastro: 88-67 in Toscana. La Müller, al contrario, è bellissima in gara2 con Beric e Bullock implacabili in attacco e una difesa tosta. Pareggia i conti (92-80) e torna a Montecatini decisa a fare il colpo. Schmidt spiana la strada con la tripla dell’allungo decisivo, ma tutti i gialloblù giocano ad alto livello (90-99). La vittoria arriva nel tempo supplementare.
Il quarto di finale è con Milano, che a sorpresa ha eliminato la Scavolini. E’ un’Adecco ben lontana dagli anni migliori. Beric è incontenibile in gara1, autore di canestri “impossibili” (101-70). La Müller controlla con autorità gara2 a Milano (72-80) e chiude i conti al PalaOlimpia (96-73), spazzando via l’Adecco in soli sei minuti con un parziale di 24-3. La vittoria vale il ritorno in Europa e la terza semifinale scudetto della storia della Scaligera, ancora una volta contro la squadra che poi conquisterà lo scudetto, la Paf Bologna di Myers, Fucka, Galanda, Jaric. A Bologna, i gialloblù reggono un quarto d’ora, tornano sotto con Beric, cedono 88-77. Anche in gara2 al PalaOlimpia, la Müller molla dopo venti minuti da favola (66-70) e cede, senza Bullock, solo nel finale in gara3 a Bologna (60-51).
Il quarto posto è un grande risultato ed è accompagnato dall’ingresso nell’appena nata Eurolega Uleb. Ed Eduardo Fiorillo, proprietario di Match Music, sta acquistando la Scaligera dai fratelli Vicenzi e GlaxoWellcome.

2000/2001. Riecco Williams, la Scaligera in Eurolega ... >>

Se ne va Beric, ma torna in gialloblù Henry Williams. Torna anche il “vecchio” Giampaolo Zamberlan, per dare una mano dalla panchina. Come comunitario arriva Conlon. Sotto canestro, c’è Braun. La stagione comincia con la Supercoppa, dove la Müller batte Trieste, elimina Varese, perde la semifinale con la Kinder. In campionato, la Müller parte bene vincendo a Trieste (79-90) e, al PalaOlimpia, contro Reggio Calabria (112-89). E’ choccante, invece, la prestazione di Bologna contro la Paf che rifila 30 punti ai gialloblù (99-69). La Müller è impegnata anche nell’Eurolega Uleb. Non supererà il girone eliminatorio (doppia vittoria con Londra e Francoforte e, al palaOlimpia, con il Paok), ma si prende la grande soddisfazione di battere il Barcellona al PalaOlimpia, con un Henry Williams stratosferico, autore di 19 punti negli ultimi 10 minuti della partita (94-90).
In campionato, la Müller perde in casa con la Roseto di Mario Boni (40 punti), gioca una grande partita a Pesaro (Bullock 31, Williams 23, Rombaldoni 18), cade malamente al PalaOlimpia con Montecatini (82-84). La squadra fa un bel colpo a Varese (90-106) e si salva all’overtime contro Imola (101-99) grazie a Williams che realizza i tiri liberi decisivi e poi stoppa l’ultimo tiro ospite. Ad Avellino, il finale è da dimenticare (100-93), ma la Müller, pur altalenante (da +20 a -9), espugna Cantù (91-94) e batte la Benetton (82-78). Perde, però, in casa contro Milano (92-95), passando in dieci minuti dal +7 al -20. Poi è l’ex Iuzzolino a stroncare la rimonta con una tripla a 6″ dalla sirena. La Müller rialza la testa a Siena (74-77 dopo un tempo supplementare), la china al cospetto di Roma al PalaOlimpia (87-90). L’altalena di risultati prosegue: vittoria a Udine (90-93) con il tiro vincente da tre di Bullock a due secondi dalla fine; bella prova con Rimini (96-79) con Albano in gran spolvero; desolante prestazione a Bologna dove la Kinder concede solo 58 punti e ne realizza 106 (peggior sconfitta di Verona in A1); convincente prova con Trieste (119-95) con Williams che realizza 32 punti (6/8 da due, 5/10 da tre, 5/5 ai tiri liberi); partita nervosa (nel finale rissa con espulsione di Conlon, Arigbabu e Albano) a Reggio Calabria (98-88).
L’uscita di scena dall’Europa (sancita dalla sconfitta interna con l’Olympiakos Pireo) sembra digerita con una grande prova collettiva a spese dei campioni d’Italia della Paf (89-82), nonostante l’assenza di Williams. Ma è l’ultimo lampo. La squadra non è più motivata e in società il presidente Fiorillo e Andrea Fadini sono in contrasto sulle strategie future. La Müller vince solo tre partite nelle ultime 14. Cede a Roseto (197-99) e gioca male (con l’ingresso di Jermaine Jackson al posto dell’infortunato Williams) con la Scavolini (73-86). In settimana, c’è la separazione consensuale tra la Scaligera e Andrea Fadini, che lascia dopo 14 anni. La squadra è sfilacciata e non esce dal tunnel: subisce 113 punti (a 100 a Montecatini), torna al successo contro Varese (104-101), perde a Imola (97-91) e con Avellino (79-88).
Il largo successo su Cantù (97-76) tiene la Müller in zona play off, ma le successive sconfitte di Treviso (106-93) e Milano (87-76) mettono in pericolo l’ottavo posto, ultimo utile per accedere alla seconda fase. La squadra conquista l’ultima vittoria contro Siena (88-83) dove Williams e Conlon sono determinanti e Bullock si fa male. Lou conclude così la sua stagione e la Müller la chiude con quattro sconfitte consecutive: a Rona (84-74), con Udine (85-95), a Rimini (95-89) e in casa con la Kinder (76-87). La Müller conclude al nono posto ed è fuori dai play off.

2001/2002. Salvezza e fallimento ... >>

L’estate è ricca di proclami e di delusioni. Si parla di campionato senza retrocessioni sullo stile Nba, accessibile solo a società in grado di rispettare parametri precisi (impianto, pubblico, finanze). Non se ne farà nulla. In società si dà per certa la permanenza di Bullock e Albano, perni della nuova squadra, ma l’uno andrà a Milano, l’altro in Grecia. Claudio Crippa lascia per il parquet per la scrivania, scelto da Fiorillo come direttore sportivo. Si dà per scontato l’abbinamento con Skipper, ma resterà Müller. A guidare una squadra completamente rinnovata arriva Lino Lardo, apprezzato ex giocatore, già in luce come tecnico. Rombaldoni, Camata, Carraretto, Alberti, gli americani Ivory e Carroll, i comunitari Fajardo e il trentacinquenne Henry Turner compongono la squadra. E’ una squadra inesperta e becca all’esordio a Milano (80-73), ma dimostra subito grande cuore e coesione recuperando 17 punti alla Roma, battuta al PalaOlimpia 78-74. E’ buio pesto a Cantù (79-60), ma a Reggio Calabria Fajardo trascina la squadra al successo (57-78) ed al PalaOlimpia, contro la “corazzata” Paf, va vicino all’impresa (83-89). Poco può fare sul parquet della Benetton (87-81), alla vigilia dell’esordio in Coppa Korac. Nell’estate, infatti, sono cambiati alcuni regolamenti ed è aumentato il numero delle squadre ammesse alle competizioni europee e la Scaligera, per i suoi trascorsi (conquista Coppa Korac, una finale e una semifinale in Coppa Europa), ha meritato l’accesso. La Müller esordisce con una larga vittoria sui Piraten a Klagenfurt. Perde, invece, al supplementare, contro la Biella di Ramagli, punita da un paio di triple di Niccolai. Ribatte i Piraten (83-82) in Coppa e si qualifica per il girone, ma ancora subisce troppe bombe dalla Scavolini che vince 82-90. Nel tira dall’arco e nella difesa, a sua volta, la Müller trova gli ingredienti giisti per mettere ko Varese (89-72). Si ripete in Korac sul Racing Anversa (82-72), mentre cominciano ad essere pubbliche le controversie tra i soci e le difficoltà di Fiorillo nella gestione. La Müller recupera 19 punti a Imola e vince 72-83 e si conferma contro Avellino (91-83) con sei uomini e doppia cifra più Alberti che piazza una bomba decisiva. Torna a mani vuote da Nancy (90-79), ma batte nettamente il Porto (114-98), mentre si parla di interessamento da parte di Pierluigi Bolla per intervenire a sostegno della Scaligera.
La società non paga gli stipendi e sa di amaro la vittoria della Müller su Trieste (80-72). Ci sono voci, infatti, che il gruppo potrebbe dividersi. Rimane, invece, compatto ancora per un pò. Dopo la prevedibile sconfitta sul campo della Kinder di Ginobili e Rigaudeau (101-72), è trascinata da Turner e Fajardo alla vittoria su Roseto (97-90) e merita il più caloroso applauso a Udine dove, all’ultima giornata di andata, vince 75-79 e conquista un ottavo posto in classifica che vale il diritto a giocare le finali di Coppa Italia. E’ il giorno in cui si sa di una richiesta di affiliazione da parte della Sanzeno Basket, alle cui spalle ci sono Mario e Luca Vicenzi, con l’obiettivo di dare continuità al basket gialloblù, magari ripartendo dal settore giovanile.
In Coppa Korac, la Müller si inchina ancora al Nancy (90-97), ma è superlativa in campionato contro Milano, battuta 74-73 dopo una rimonta di 16 punti, con un Turner da copertina ed un Carraretto che limita l’ex Bullock. La squadra esce dalla Coppa con la sconfitta di Porto (87-81), dove non gioca Turner, assente anche a Roma dove i gialloblù non sfatano il tabù del PalaEur (87-77). Turner e Fajardo, intanto, hanno abbandonato la squadra.
La Müller fa tremare la Skipper a Bologna (72-64) e subisce una immeritata sconfitta a Biella (84-80). Non regge le triple di Pistoia al palaOlimpia (99-109), merita applausi ma perde a Pesaro (81-71). Senza uomini guida come Turner e Fajardo è chiaro che la squadra non possa fare di più. A sostegno della società, ormai verso il fallimento, intervengono le due banche cittadine, CariVerona e Popolare, che pagano per l’acquisto di Higgs e Burrough. Il primo gioca a Varese, ma non basta per evitare la sconfitta (91-83), ma con una grande difesa su Bailey incide, assieme a Burrough per vincere la partita che vale una stagione, quella sull’Imola di Andrea Mazzon, ultima in classifica. Il successo mette al riparo la Scaligera dalla retrocessione sul campo. La Müller perde a Trieste (84-67), mette i brividi alla Kinder al palaOlimpia dove rimane a lungo in partita (63-83), cede solo negli ultimi secondi a Siena (75-66). Regala l’ultima vittoria in A1 battendo Fabriano (84-70), conquistando il diritto a giocare in A1 la stagione successiva (anche se il presidente della Federbasket Maifredi esclude, in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” che il titolo sportivo possa rimanere a Verona e così sarà). Segue la sconfitta di Roseto (93-77). La storia della Scaligera in A1 si chiude con una serata di gioia, lacrime, amarezza, rimpianto al PalaOlimpia dove l’applauditissima Müller di Lino Lardo (che dedica il risultato a Raffaello Zamberlan, da poco scomparso, uno dei grandi del tifo gialloblù) batte Udine (80-67). È proprio la festa del ringraziamento per ragazzi che hanno dato l’anima nelle condizioni di più difficili. La storia riprenderà otto anni dopo grazie, ancora una volta, ai fratelli Giuseppe e Mario Vicenzi che, dopo aver tenuto viva l’attenzione per il basket con la Sanzeno, rifonderanno la Scaligera sino ad acquisire i diritti per la Legadue.

Louis Bullock 1999/2000

Diego Fajardo 2001/02

Corey Albano 2000/01