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Una nuova Scaligera

Shane Lawal 2012/13

La vittoria in Coppa Italia 2015

Sasha Vujacic all’esordio casalingo

La storia recente è legata a doppio filo al main sponsor Tezenis, marchio del gruppo veronese Calzedonia guidato dal dott. Sandro Veronesi, ed alla gestione della famiglia Pedrollo affiancata dall’ing. Sandro Bordato. La società acquisisce nella prima stagione di Legadue la storica denominazione Scaligera Basket al posto di Basket Scaligero, che aveva accompagnato il club nelle serie inferiori fino alla promozione in Serie A Dilettanti conquistata il 27 maggio del 2009 dopo la serie di quattro partite con la Triveneta Albignasego sotto la guida di Pippo Faina.

Dopo il sesto posto della stagione successiva ed un campionato terminato ai quarti di finale contro Ozzano, la Tezenis torna in Legadue nel 2010 dopo il reciproco scambio di titoli sportivi con Pavia, retrocede proprio all’ultima giornata dopo una partita punto a punto persa a Scafati ma viene subito ripescata. L’estate del 2011 segna il passaggio di consegne fra Giuseppe Vicenzi, diventato presidente onorario, ed il nuovo presidente Gianluigi Pedrollo insieme al vicepresidente Sandro Bordato che assicurano alla stabilità solidità e fissano obiettivi ambizioni. La stagione è di assestamento, la Tezenis chiude la regular season a soli due punti dai playoff e riparte nel 2012 con Alessandro Ramagli, allenatore in passato a Livorno, Pesaro, Treviso, Biella, Reggio Emilia e Teramo, tecnico anche della Nazionale Under 18. La Tezenis chiude al sesto posto la stagione regolare ed arriva fino ai quarti di finale per la promozione in Serie A, battuta in quattro gare da Casale Monferrato. D’alto livello l’annata successiva, coronata da 12 vittorie nel girone di ritorno e la qualificazione alle semifinali playoff dopo una serie di cinque partite tiratissime con Veroli e l’eliminazione in quattro partite per mano di Capo d’Orlando poi promossa in Serie A.

La continuità è il punto di forza della Scaligera Basket anche nella stagione successiva. La società è sempre più solida, frutto di un progetto manageriale a lungo termine sempre perseguito dalla famiglia Pedrollo che continua a lavorare per miscelare lo sport d’eccellenza alle aziende del territorio in un unico grande progetto, alimentando ambizioni sempre più concrete ed avvicinandosi ad una dimensione sempre più globale allineando perfettamente i propri obiettivi con quelli del suo main sponsor. Lo staff tecnico è confermato insieme a tre riferimenti in campo dell’anno prima. Restano Boscagin, Gandini e Reati, ai quali si aggiungono De Nicolao e Ndoja provenienti dalla Serie A, un giocatore versatile come Giuri e due americani di livello come Umeh e Monroe. La Tezenis è protagonista assoluta in campionato ed in Coppa Italia, in cui entra come una delle prime due teste di serie. La tre giorni di Rimini, dal 6 all’8 marzo, vede la Tezenis battere Torino in semifinale e Ferentino in finale dopo un tempo supplementare. È il primo trofeo dell’era-Pedrollo.

In campionato la regular season si chiude in vetta alla classifica. Ai playoff, nel primo turno, la Tezenis sfida Agrigento con i favori del pronostico. In Sicilia, però, accede l’inaspettato e Verona è estromessa dalla corsa per la promozione al primo turno contro la rivelazione del post season.

L’estate del 2015 si caratterizza per una vera e propria rivoluzione. Cambia la guida tecnica con l’arrivo di Marco Crespi in panchina e nel roster viene confermato solamente Boscagin.

La stagione 2015-2016 vede la Tezenis Verona conquistare l’ottavo posto all’ultima giornata, uscendo successivamente al primo turno di playoff.

Si riparte per la nuova stagione. Frates è l’allenatore scelto dal nuovo Direttore Sportivo Daniele Della Fiori dopo un’estate travagliata. La Tezenis allestisce la squadra negli ultimi giorni di mercato ma dopo pochi mesi cambia il coach: esonerato Frates e arriva Luca Dalmonte. La squadra ritrova consapevolezza e partita dopo partita risale la classifica. Aggancia la zona playoff e nel primo turno, contro Biella, compie l’impresa di eliminare la prima formazione del girone ovest. Una gara 5 epica, che dà nuova linfa a tutto l’ambiente. La Tezenis, dopo il primo turno, non riesce nella seconda impresa e viene eliminata da Ravenna.

La stagione 2017-2018 nasce sotto il segno del rinnovato rapporto di sponsorizzazione con Tezenis. Si dà vita ad un progetto triennale con l’obiettivo dichiarato di tornare nella massima categoria. Verona allestisce una squadra giovane, affamata, che diverte il pubblico. I gialloblù chiudono la stagione regolare al sesto posto ed ai playoff la corsa finisce ai quarti di finale: primo turno positivo con Legnano salvo poi fermarsi di fronte alla Fortitudo Bologna.

Per il secondo anno del progetto, ancora con coach Dalmonte, Verona arricchisce il proprio roster con elementi di qualità e in campionato la Tezenis scala ancora posizioni. L’infortuno di Terry Henderson cambia i programmi e la Scaligera è costretta a scendere sul mercato portando in gialloblù Sasha Vujacic, giocatore due volte campione NBA con i Lakers.

Verona accelera nel finale di stagione e dopo il primo turno di playoff contro Casale, si ferma a Treviglio alla quinta partita.

Nel 2019-2020 si punta dichiaratamente al salto di categoria. Il roster allestito è, ancora una volta, rinforzato. Arrivano Rosselli ed Hasbrouck, due top player della categoria e dopo la preseason caratterizzata dalla Supercoppa, la Tezenis parte subito forte in campionato.

Dopo la fiammata iniziale Verona si inceppa e la società interviene affidando la guida tecnica a coach Diana. Verona fatica ad ingranare ma con il passare delle settimane inanella risultati a ripetizione. 7 vittorie e una sola sconfitta nelle ultime gare giocate prima della sospensione definitiva del campionato per l’emergenza Coronavirus.

Nella stagione 2020-2021, Verona torna in campo con il confermato coach Andrea Diana. Tante le conferme rispetto all’anno precedente ma l’inizio del campionato non è felice. La Tezenis tocca il fondo della classifica e la società decide di cambiare la guida tecnica richiamando coach Ramagli. I gialloblù iniziano una lunga rincorsa fino al 4° posto finale al termine della regular season, raggiunta dopo 13 vittorie consecutive, record del club. La Tezenis elimina Milano al primo turno dei playoff, in semifinale viene sconfitta da Torino.

La stagione 2021-2022 inizia con un nuovo piano triennale. La Tezenis crea un mix tra giocatori esperti confermati e giovani in rampa di lancio; in estate arriva una pensante penalizzazione di 3 punti, ma Verona dopo un avvio stentato, ingrana e diventa una delle formazioni più pericolose del girone rosso. Vince, convince e scala posizioni in classifica chiudendo la regular season e la successiva fase ad orologio al secondo posto. Ai playoff, quarti di finale e semifinale regalano emozioni a non finire contro Mantova e Pistoia, entrambe sconfitte alla 5^ partita. In finale è sfida contro Udine con i bianconeri che iniziano con il favore del campo. Gara 1 è di Udine ma la Tezenis sbanca il carnera con Anderson a segno all’ultimo secondo in Gara 2. Il pubblico di Verona abbraccia la Tezenis per Gara 3, i gialloblù di coach Ramagli vincono e passano a condurre. Gara 4 è l’apoteosi, la Scaligera Basket torna in Serie A dopo 20 anni.

Il ritorno nella massima categoria nasce con l’obiettivo del mantenimento della categoria. In panchina si prosegue con coach Ramagli, lavorando su una base ampia di conferme dalla passata stagione: Anderson, Johnson, Rosselli, Candussi, Udom, Casarin. I problemi già nel girone di andata vengono assorbiti con 6 vittorie nella prima parte del torneo che portano la Tezenis a chiudere al 10° posto dopo 15 partite di campionato. Nella pausa del mese di febbraio, arrivano tre convocazioni in Nazionale: Cappelletti, Bortolani e Casarin. Nella seconda parte della stagione, Verona paga alcuni finali negativi al fotofinish e si arriva ad un finale di campionato combattutissimo in fondo alla classifica. La vittoria contro Sassari in casa, a 6 giornate dal termine, regala due punti preziosi ma l’infortunio di Smith al tendine rotuleo rivoluziona ancora una volta gli equilibri. Arriano Simon e Langevine, la vittoria a Trento alla quart’ultima tiene vive le speranze di Verona ma le sconfitte con Scafati e Trieste segnano la retrocessione in Serie A2. La Scaligera Basket chiude il campionato con un grande coinvolgimento di pubblico, risultando la 5^ squadra per numero di presenze medie al palazzetto.

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