HSC, trionfo-Guarino. Lampo di Oboe: 44-42

0
1756

«Ragazzi, non pensiamo che questa sia la finale. Giochiamocela e vada come vada. Sarà comunque un successo». Queste le ultime parole di coach Gecchele prima dell’inizio del’ultimo atto di questa edizione dell’High School Cup, giusto a sottolineare lo straordinario cammino del team Guarino. Essere arrivati fino in finale ha reso orgogliosi tutti, ai ragazzi mancava l’ultimo gradino, il più impervio, il più ripido. In una finale al cardiopalma i Guarini trionfano per 44-42, nell’atto conclusivo giocato al Forum sabato 22 aprile, prima della gara di Serie A2 fra Tezenis e Aurora Jesi. Una vittoria nata da uno straordinario spirito di squadra che si è rinforzato sempre più partita dopo partita. I ragazzi scendono in campo all’Agsm Forum subito con lo spirito giusto, trascinati ancora una volta dagli innumerevoli ed instancabili supporters, ai quali si sono aggiunti per l’occasione anche i genitori. Fino alla partita, alle emozioni, alla coppa consegnata alla fine del primo tempo di Tezenis-Jesi da Gianluigi Pedrollo, presidente della Scaligera Basket. Vissuta tutta d’un fiato la gara. Apre le marcature Francesco Oboe che per tutto il primo quarto approfitta di una difesa avversaria un po’ addormentata arrivando a realizzare ben 12 punti in otto minuti. Tutta la squadra gioca con molta scioltezza, in difesa dettano ordine i due lunghi Emanuele Ambrosi e Samuele Giuspoli a suon di stoppate mentre in attacco è Elisa Guidorizzi a dominare la scena dall’alto dei suoi tre rimbalzi offensivi. Al suono della prima sirena il risultato è di 14-8. Nel secondo periodo il Copernico si riorganizza con forze fresche giocando più da squadra e contenendo meglio Oboe. A questo punto ad infastidire gli avversari ci pensano Basso e Bevilacqua e soprattutto Matteo Giuspoli che trova due triple ed incrementa il punteggio per il Guarino che termina la prima metà ancora in vantaggio per 26-19. Lo scarto di sette punti porta però i giocatori a rilassarsi un po’ troppo all’inizio del terzo quarto, vengono commessi troppi errori in fase di impostazione ed il Copernico non ci mette molto a rimontare, motivo per cui coach Gecchele decide di chiamare timeout. Da segnalare un’altra grande stoppata di Ambrosi a metà della frazione. La fase confusionaria si protrae per tutto il quarto ma il Guarino ne esce bene conducendo 34-27. L’inerzia è dunque tutta dalla parte dei Guarini ma il rientro in campo per il team si rivela traumatico. Il Copernico infatti comincia a realizzare canestri su canestri, triple su triple, e nel giro di pochi minuti assottiglia sempre di più la differenza punti accumulata in precedenza, una rimonta che fa imbestialire coach Gecchele, costretto a chiamare un ulteriore timeout per riordinare le idee con un tono non del tutto pacato. Al rientro in campo però i richiami non sembrano avere effetto perché il parziale aumenta fino ad un netto 0-13 a favore del Copernico e i Guarini si ritrovano inevitabilmente sotto. Chi ne risente più di tutti di questa situazione è Filippo Ballico che rispetto alla semifinale con il Messedaglia sembra un po’ sottotono. “Pippo” però riesce a riscattare questa prestazione a luci ed ombre guadagnandosi due falli e realizzando con freddezza tutti e quattro i liberi. Il Copernico aumenta di aggressività e parallelamente commette parecchi falli esaurendo il bonus, il che si rivela una manna dal cielo per il Guarino. Francesco Oboe sfrutta al meglio questa situazione prima conquistandosi e mettendo a segno due liberi a seguito di un contatto a centrocampo e poi altri due dopo una perdita ingenua di palla del Copernico per infrazione dei 24”. A 43” dalla fine il tabellone segna 42-42, assoluta parità. Dopo la grande paura i tifosi si rianimano e spingono la squadra a realizzare un ultimo canestro. L’odore di overtime già si respira, Oboe porta palla per l’ultimo possesso del Guarino e temporeggia. Manca veramente poco e il giocatore del Vicenza, quasi non curante dei movimenti dei compagni in area, decide di prendersi la responsabilità dell’ultimo tiro: penetra in area, con una leggera spinta (al limite del fallo in attacco) si sottrae al suo marcatore e con un giro e tiro dai 6 metri trasforma un capolavoro infilando quello che forse è il canestro più bello del torneo per qualità e importanza. Il Guarino è sopra per 44-42 a meno di 2” dalla fine. Il pronto timeout del Copernico e la tripla finale tentata da Bouaissa non hanno nessun effetto, suona la sirena finale e tutti i tifosi trascinati dalla pazza gioia si riversano in campo. Il match, emozionante fino all’ultimo, ha premiato i Guarini che hanno mantenuto i nervi saldi e hanno vinto anche questa volta, rendendo orgogliosa ancora una volta la “lontana” San Bonifacio. Un trionfo che porta moltissimi nomi, da coach Gecchele, che ha saputo modellare questo gran gruppo, fino a Francesco Oboe, che ha determinato la partita realizzando ben 22 punti. Indipendentemente dal numero di canestri realizzati o di rimbalzi recuperati, la vittoria però è stata di tutta la squadra, che ha saputo insegnare nel corso di questo torneo che una partita si porta a casa con i passaggi, con gli assist, con l’intesa e non solo con le giocate dei singoli. Il podio è sempre più bello se viene conquistato da tutti, e per la seconda edizione della Scaligera High School Cup possiamo proprio dire che al primo posto non ci è andato un giocatore e nemmeno una squadra, ma una scuola intera.

Cristian Tebaldi, addetto stampa Guarino