Robinson: «Tezenis, sarò il tuo leader»

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ROBINSON DM

Di seguito le dichiarazioni di Dawan Robinson, play della Tezenis Verona, presentato stamattina, mercoledì 28 settembre, nella sede della Scaligera Basket di via Cristofoli, alla presenza del responsabile dell’area tecnica Giorgio Pedrollo e del direttore sportivo Daniele Della Fiori: «Voglio contribuire intanto ad accelerare il processo di maturazione della squadra e di questo gruppo giovane. Cercherò di portare il mio contributo in ogni modo, dando una mano ai miei compagni in campo ma anche motivandoli il più possibile. Sul campionato non posso dare un giudizio adesso, l’obiettivo è andare avanti e ragionare una partita alla volta. Verona ha sempre avuto una squadra forte ed una reputazione solida. Non mi interessa che questa sia la A2, per me Verona è comunque una grande piazza che ha tutto per poter essere tranquillamente in Serie A. L’obiettivo non dico sia quello di essere promossi, ma io gioco sempre per vincere. Le prime sensazioni sono molto positive, questo ambiente mi ricorda molto Reggio Emilia. Mi auguro di essere entrato a far parte di un grande progetto. Credo di essere un giocatore duro, amo essere sempre molto esigente coi compagni e con me stesso. Ho fatto dell’intensità il mio credo, mi piace fare il lavoro sporco ed essere un leader per i miei compagni. Frates? L’ho avuto a Reggio Emilia, lui pretende sempre molto dai giocatori ma proprio per questo mi sono trovato bene. Il coach non accetta la mediocrità, vuole sempre vincere e questo mi piace. Non penso servirà molto per entrare nei meccanismi della Tezenis, quel che mi interessa adesso è essere pronto fisicamente per salire al livello che voglio io. Gli altri giocatori vedono adesso in Dawan Robinson un giocatore d’esperienza per quel che è stata la mia carriera, ma alle parole io voglio sostituire i fatti. I miei punti di forza? La difesa è sempre stata il mio marchio di fabbrica, in attacco mi piace andare al tiro in penetrazione e arrivare fino al ferro. Attorno a me poi vedo tanta gente che fa canestro. Non essendo io un tiratore naturale baso tutto sulla fiducia, ci ho lavorato molto e quando la fiducia l’ho avvertita ho avuto medie anche inaspettate. Mi auguro avvenga lo stesso anche quest’anno. In carriera non ho avuto giocatori particolari a cui mi sono ispirato, ho cercato di apprendere il più possibile soprattutto da chi come me viene da Philadelphia. Come Jerome Allen, come Alvin Williams. Per me è importante la leadership tecnica così come quella vocale. E proprio un leader voglio diventare io per questa squadra».