Rassegna stampa: L’Arena 4 maggio 2015

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GIURI AG GARA 1

Tezenis, altra sfida con Agrigento: «Niente è scontato»

Di nuovo in campo. In mezzo la domenica di pensieri e riflessioni. La Tezenis torna sul parquet del PalaOlimpia stasera alle 20,30 per gara-2 dei quarti di finale playoff.
La Scaligera è avanti 1-0 su Agrigento, ma il primo faccia a faccia è stato tutt’altro che una passeggiata di salute. Verona ha inseguito a lungo i siciliani, si è ritrovata strada facendo e ha vinto la partita nell’ultimo quarto. Forse i gialloblù avevano bisogno proprio di questo: ripartire in progressione per ritrovare il ritmo partita dopo quindici giorni senza una vera partita da giocare. Agrigento, comunque, ha dimostrato di essere squadra migliore rispetto alla regular season. Mancava il play titolare Piazza, fuori per un infortunio muscolare, e ancora in dubbio per stasera. Dudzinski, il centro della Moncada, si è regalato una grande serata. Miglior valutazione della partita: 34. Per lui 24 punti e dieci rimbalzi portati a casa. Evidentemente la sfida con Monroe, designato miglior giocatore del torneo di Gold, deve averlo stimolato non poco. In generale, Agrigento ha giocato una pallacanestro piena di energia, non ha ceduto quasi mai il passo a Verona, ha tirato con irriverenza. Annotazioni che Ramagli userà per correggere il tiro in corsa stasera.
PRIMO PASSO. L’analisi di Ramagli fotografa così la prima uscita di Verona nei playoff: «Abbiamo trovato il nostro solito ritmo difensivo nella seconda parte della partita quando siamo finalmente entrati nello spirito giusto. Nel primo tempo siamo stati molli, poco presenti. Poi le cose sono andate meglio».
Agrigento ha impegnato a fondo Verona, ma l’allenatore gialloblù non sembra essere per nulla stupito: «Tutte le serie sono differenti e diverse» ha spiegato Ramagli, «se ti aspetti che qualcuno ti conceda qualcosa, finisce che non prendi quello che ti saresti meritato. Adesso siamo 1-0, ma è solo l’inizio. Ogni partita sarà una battaglia e una guerra, come lo è stata la seconda parte della partita giocata sabato. Agrigento è una squadra molto solida, con una difesa di qualità. In attacco sono stati favoriti dal nostro primo tempo e dalla nostra poca intensità. È stata una partita simile a quelle di regular season che abbiamo giocato contro di loro. Queste squadre che non hanno nulla da perdere sono sempre molto difficili da affrontare».
SECONDO PASSO. Stasera, dunque, Verona ha la possibilità di portare sul 2-0 la serie. Da giovedì, poi, inizierà la campagna di Sicilia. Vincere subito a Porto Empedocle permetterebbe alla Tezenis di rientrare già venerdì mattina a Verona e prepare la gara di semifinale. L’avversario uscirà dalla sfida tutta piemontese tra Casale e Biella, con la Novipiù che è già avanti 1-0 sui biellesi. Sabato è arrivato grande sostegno anche da parte del pubblico. Il botteghino del PalaOlimpia ha fatto registrare la presenza di quasi 4mila persone. In attesa che il Palasport possa riempirsi fino all’esaurimento posti. Visto che la Tezenis merita davvero grande affetto per quello che ha fatto fino ad oggi.
TERZO PASSO. Ramagli resta, comunque, concentrato sulla partita. La prima è vinta, ma è già tempo di tornare in battaglia: «Rimaniamo concentrati perché la partita più difficile è sempre la prossima».
Una battuta anche su Klaudio Ndoja. Per lui partenza difficile con basse percentuali al tiro e crescita esponenziale in corso d’opera. La sensazione è che Klaudio, però, non sia ancora al top. La pensa diversamente Ramagli: «Ndoja? Nel primo tempo è stato poco aggressivo, come tutto il resto della squadra, ma nella seconda è stato molto più intenso e la sua complessivamente è stata una prestazione significativa. Adesso ci prepareriamo alla sfida di lunedì e ragioneremo a mente fredda sulle eventuali modifiche da apportare» ha detto dopo gara-1. A bordo campo ad assistere alla gara c’era anche Mike Hall, l’insurance player ingaggiato da Verona in caso di infortuni in corso d’opera. Incrociando le dita, potrebbe fare festa con Verona senza mai scendere in campo un minuto.

Simone Antolini