Gandini: «Denik, Giuri e Monroe: che bravi i nostri play»

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2000 - GANDINI LUNEDI NEL PALLONE

 

«È stata una partita strana quella con Veroli. Non è stato semplicissimo affrontare prima Torino davanti in un palasport quasi tutto pieno e poi una squadra come Veroli con un roster ricostruito negli ultimi giorni. Abbiamo vissuto una partita con alti e bassi per tre quarti, poi Umeh si è caricato la squadra sulle spalle e ha segnato i punti che ci hanno dato un certo margine ed una certa sicurezza». Così Luca Gandini lunedì sera 12 gennaio a «Lunedì nel Pallone», trasmissione di TeleArena condotta dal giornalista Riccardo Verzé, in onda dalle 21.10. «Il campionato è diviso in due, fra chi sta lottando per i playoff e chi per la salvezza. Ripeto, non è semplicissimo dover fare i conti con un calendario e squadre che possono cambiare da un giorno all’altro senza sapere contro chi giocherai davvero la domenica. Meglio a questo punto concentrarsi sul nostro lavoro e aumentare le nostre certezze. Se penso alla Serie A? Penso soprattutto a vincere il campionato con la Tezenis, il mio sogno è questo. Quello al gradino di sopra è un torneo molto diverso. A me interessa solo arrivare fino in fondo con la Tezenis così come giocare il più possibile. Brescia a due punti? Stanno giocando liberi di mente, certamente più liberi rispetto a noi che qualche pressione ce l’abbiamo ma che ci prendiamo volentieri e che stiamo trasformando in concentrazione ed intensità. Brescia ha battuto domenica anche un avversario non facile come Jesi, ma anche Ferentino e Torino hanno vinto. Là davanti non ci siamo solo noi e Brescia. La nostra crescita è stata costante, la passata stagione l’abbiamo chiusa vincendo 12 partite su 15 nel girone di ritorno per aggiungere poi quest’estate qualità ulteriore. A partire da due veri playmaker, come De Nicolao e Giuri, più un terzo come Monroe, abilissimo nel passare la palla che ci ha permesso di giocare sempre più di squadra vista la distribuzione del gioco. Marco tutti i giorni Monroe, in ogni allenamento, e non c’è dubbio che lui sia un giocatore da Serie A. La programmazione? È vero che nello sport non c’è passato, ma noi stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro partito già l’anno scorso».