Rassegna stampa: L’Arena 22 aprile 2015

0
2038

RAMAGLI FERENTINO PPALAOLIMPIA

Ramagli resetta la sua Tezenis: «Ricominciamo»

Da zero a zero. «I trionfi? Tutto finito, si riparte da zero. La vittoria di Torino? Vale nulla»: l’uomo che vince ha sentenziato. Verona viene, vede, vince. E adesso dimentica tutto quello che ha fatto.
Passando per la vittoria del campionato di A2 Gold.
Il minimalista Alessandro Ramagli ha colpito ancora.
Il suo capolavoro? «Prima devo conoscere la tua anima, poi ti dipingerò gli occhi».
Così almeno avrebbe commentato il suo celebre concittadino Amedeo Modigliani.
La Tezenis oggi ha tutto per diventare il capolavoro di RaMagico. Forse più saggio di quanto si possa pensare.
Nasconde la verità quando cerca di cancellare in fretta la corsa trionfale del suoi? Non è proprio così.
Ramagli conosce e apprezza la forza dei suoi ragazzi. Ma non ama esaltarla. «Perché chi mette le ali di cera e arriva troppo vicino al cielo…». Poi finisce di schiantarsi al suolo.
Storia di Icaro, storia della Tezenis. Prima, regina, padrona del proprio destino.
Chiude il campionato, inizia la coda dei playoff. Non ancora per la Scaligera che esordirà al PalaOlimpia il prossimo 2 maggio contro la vincente della sfida tra Moncada Agrigento e De Longhi Treviso. Il bello viene adesso.
PAROLE. Dal diario di Ramagli: Verona ha negli occhi ancora la vittoria splendida di Torino. Ideale chiusura di una stagione esaltante. Ma adesso?
Adesso parla Ramagli. «Era una partita che non contava nulla», dice. «Le due squadre non si sono sfidate per vedere chi poteva vincere o chi poteva mettere paura all’altra. La verità è che il risultato era relativo. L’unica cosa importante adesso è quello che sapranno riproporre da dopodomani a livello mentale e di gioco».
Vero, verissimo. Ma La Tezenis che vince 22 partite sulle 26 giocate (senza contare le tre vittorie cancellate contro Veroli e Forlì) non può non essere considerata la grande favorita per la vittoria finale.
L’APPROCCIO. Ramagli sceglie l’approccio più giusto. Zero esaltazioni, zero pressioni, zero pensieri. «Quello che conta», ha spiegato ancora, «è la stagione. Ogni squadra dopo ventisei partite si porta dietro una serie di certezze che saranno la base con la quale affronteranno i playoff. È normale che noi, essendo arrivati primi, ne avremo di più. Purtroppo o per fortuna però nella post-season si cancella tutto e si ricomincia da zero. I playoff sono un’altra cosa».
Già. Tutti a caccia di Verona. Le grandi hanno subito la legge della Scaligera.
Tra le squadre rimaste in corsa per la vittoria finale, solo la Novipiù Casale allenata da coach Ramondino può dure: noi li abbiamo battuti. Conterà.
Di sicuro la vittoria ottenuta sul campo della Manital Torino, rivale più accrediata di Verona nella corsa alla serie A, ha confermato che a oggi per le rivali dei gialloblù pare non esserci speranze. Ma anche qui Ramagli usa parole di velluto: «Che differenze tra noi e Torino? Noi abbiamo trovato la chimica giusta al terzo allenamento, loro forse la stanno ancora cercando. Nello sport può succedere, ma non significa niente. A livello di qualità Torino se la gioca contro chiunque. Poi è normale che avere un gruppo che trova subito l’equilibrio è più facile, ma questo non vuol dire che i playoff non possano dire qualcosa di diverso da quello che si è visto in stagione regolare. Le squadre che hanno giocatori di livello, e Torino li ha, ci mettono un attimo a cambiare il verso di una stagione».
IL PREMIO. Alessandro Ramagli è l’allenatore del mese di A2 Gold ad aprile, vincitore del trofeo «Migliori del Mese» ideato da Lnp ed istituito in collaborazione con il presenting sponsor Viticoltori Ponte. Ramagli, si legge nella motivazione, è «l’unico coach a punteggio pieno nel mese di aprile, con due successi in altrettanti incontri. Ramagli, che ha concluso una stagione regolare da ricordare per il club gialloblù, primo con 22 vittorie e 4 sconfitte in 26 incontri, dopo il turno di riposo ha guidato la sua Tezenis al successo interno su Ferentino per poi concludere il mese con il colpo esterno del PalaRuffini contro Torino». Alle spalle di Ramagli, già vincitore ad ottobre e novembre, Giovanni Perdichizzi di Barcellona e Maurizio Lasi di Jesi.

Simone Antolini