Rassegna stampa: L’Arena 15 aprile 2015

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GIORGIO PRIMO PIANO LUNEDI' PALLONE

«La Tezenis? Una squadra di artisti»

Giorgio Pedrollo ha tolto giacca, cravatta e si è messo in t-shirt a tifare. La Tezenis regala emozioni che scaldano il cuore. E ai playoff farà ancora più caldo. Ad una giornata dalla fine del campionato, allora, diventa fondamentale schiarire i pensieri e preparare l’assalto alla serie A senza tentennamenti. Il responsabile dell’area tecnica della Scaligera ha giò molto chiaro lo scenario che aspetta Verona.
Pedrollo, la vittoria contro Ferentino è stata degna chiusura al PalaOlimpia di una stagione fin qui straordinaria. A Torino si andrà con la testa già ai playoff…
«È stata una stagione fantastica. Verona è sempre accesa. Lo ha dimostrato giocando con intensità contro un avversario che a se stesso aveva ancora tanto da chiedere. Ma, del resto, siamo stati questi, per tutto il campionato».
Che effetto fa essere partecipi della stagione dei record della Tezenis?
«Io ho sempre creduto in questa società e nel nostro progetto. E non ne ho mai fatto mistero fin dalle primissime battute della stagione. Ci è stata la possibilità di impreziosire il nostro gruppo con innesti di qualità. La squadra è diventata un megalite. Abbiamo affrontato mille battaglie, non sono mancate le difficoltà e quasi sempre ne siamo usciti vincitori. Abbiamo rallentato un anno per i cambiamenti imposti dal regolamento. Ma poi abbiamo saputo cogliere le occasioni migliori per rendere grande la nostra squadra».
Dovesse definire la Tezenis?
«Una squadra di artisti. Tutti capaci di andare sul palco e recitare da protagonisti. Non certo una sola stella».
Voto alla stagione?
«Nove. Il dieci è la perfezione. Ma nessuno è perfetto».
La partita che l’ha emozionata da più?
«Escludo la vittoria della Coppa Italia, perchè non c’entra nulla con il campionato. E allora dico le vittorie in casa con Torino e in trasferta con Brescia. Il riassunto del nostro basket. Spettacolo, alta qualità, forza».
Escludendo Boscagin, che per lei rappresenta sacra icona di Verona, chi l’ha stupita?
«Gandini, Reati, Monroe, Umeh, tutti. Non posso fare distinzioni. Perchè tutti si sono esibiti al massimo del loro potenziale. Questi non è squadra di acuti ma votata al sacrificio. Lo si è visto chiaramente nel momento del bisogno. Quando cioè sono arrivate le prime difficoltà e la risposta del gruppo è stata all’altezza delle aspettative».
Brescia è stata, invece, la piacevole sorpresa del torneo. Oltre a loro?
«A me piace Ferentino. Dispone di giocatori in grado di metterci in difficoltà sul piano fisico e di una buona qualità individuale. Biligha dimostra di essere in crescita costante ed è giocatore in grado di poter fare la differenza».
Come ci arriverà la Tezenis al debutto nei playoff?
«Ho una sola preoccupazione: la pausa che ci aspetta dalla fine del campionato al debutto nei playoff. Incontreremo avversarie che non si sono fermate mai. Loro saranno in ritmo. Non dovremo tornarci e farci trovare pronti. Se arrivi un pò spento ad affrontare un avversario carico, rischi anche di perdere in casa. E non deve succedere. ma ci faremo trovare pronti. La Tezenis ha dimostrato più volte di essere squadra senza limiti».

Simone Antolini