Rassegna stampa: L’Arena 10 marzo 2015

0
1461

2000 - MONROE TRAPANI POSA

«Io il più forte ? No, qui vince solo la Tezenis»

Una macchina da guerra. L’uomo della Provvidenza. «Big D» alla conquista della serie A. La copertina va ancora una volta a Darryl Monroe. Il centro americano della Tezenis Verona è stato ospite ieri negli studi di TeleArena dove ha partecipato alla trasmissione «Che aria tira». Darryl, infortunio alla caviglia a parte, è quasi sempre stato protagonista nell’esaltante cammino della Scaligera verso la conquista del primo posto nella serie A2 Gold. Prestazioni di spessore e di rilievo sia sotto canestro ma anche al momento di inventarsi assistman per i compagni. Le medie dello statunitense sono davvero apprezzabili. E a oggi Monroe può concorrere tranquillamente al premio di miglior giocatore della categoria. Lui? Sorride e vive questo momento felice con grande tranquillità: «Io Mvp del campionato?» sorride. «Può succedere che mi venga dato questo riconoscimento, ma non ci penso. Non è importante. L’unica cosa che conta è che vinca la squadra».
APERITIVO A CANESTRO. Domenica a mezzogiorno la Tezenis tornerà in campo al PalaOlimpia per l’ultimo appuntamento casalingo della regular season. Occasione imperdibile per stringerisi attorno alla squadra ma anche per partecipare ad una giornata di appuntamenti imperdibili, di contorno all’evento principale, che resta naturalmente la partita. E poi, la capolista non ha certo voglia di lasciare campo libero a Ferentino, già battuto due volte in stagione tra Coppa Italia e campionato. «Ricordo bene» ha proseguito Monroe, «le partite che abbiamo giocato con Ferentino in questa stagione. La gara d’andata in campionato fu una gara molto difficile, fisica, vinta di pochi punti. La finale di Coppa Italia è stata ancora più dura. Come in ogni finale, tutti volevano essere intensi e giocare bene per vincere. Non è stato per nulla facile avere la meglio. Sono una squadra davvero tosta, molto fisica, con una grande forza mentale e in più possono contare su un grande giocatore come Omar Thomas. Il mio libero sbagliato in finale? Di solito ho buone percentuali dalla lunetta e volevo segnarlo. Non ci sono riuscito, ma per fortuna capitan Boscagin ha fatto una grande giocata subito dopo ed è riuscito a recuperare immediatamente il pallone. Se siamo così forti è anche per questo».
GRUPPO GRANITICO. A campionato quasi concluso sembra non esistano più segreti per questa Tezenis. Prima perchè più forte. Assortita, equilibrata, piena di talento. «Giochiamo sempre di squadra», sottolinea ancora Monroe, «con una grande collaborazione tra i giocatori esterni e i lunghi. In più siamo un ottimo gruppo anche fuori dal campo. Vogliamo continuare a dimostrarlo anche in questo finale di stagione. Stiamo lavorando molto in questi giorni per arrivare preparati alle ultime partite e ai playoff».
L’UOMO CHE NON CHIEDE MAI AIUTO. Big D parla poi della sua personalissima avventura a Verona. La maglia numero 32, il ruolo da leader, lo sguardo di chi non deve chiedere mai aiuto a nessuno. Anche se è proprio il senso di squadra e di sostegno reciproco che ha permesso a Verona di decollare nel corso del campionato. E Darryl cosa dice? «Personalmente sono soddisfatto di quanto ho fatto fino adesso. Penso che questo possa essere l’anno migliore della mia carriera europea, sebbene anche in Francia, dove ho giocato per tre stagioni, abbia fatto registrare statistiche simili. Sono un giocatore che sente molto le emozioni della partita». Unico neo, qualche scatto di nervoso incontrollato nel corso della stagione. Monroe, però, sembra avere sotto controllo la situazione: «A volte vado un po’ oltre, ma sto imparando a controllarmi e a sapermi confrontare serenamente con gli arbitri». Appuntamento a domenica. Pranzo con la Tezenis. Festa e canestri. In attesa del debutto del 3 maggio per i quarti di finale dei playoff.

Simone Antolini