Rassegna stampa: L’Arena 1 marzo 2015

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LNP A2GOLD - GIORNATA 24 - BIELLA VS VERONA

Capolavoro Tezenis: Monroe è stellare e l’Angelico non vola

Capolavoro e impresa. La Tezenis espugna Biella uscendo indenne da un palazzetto dove erano cadute tutte le grandi del campionato. La Scaligera vince una partita pazzesca, senza Umeh, e riprendendo per la coda un avversario che aveva provato a scappare, ma che si é dovuto arrendere alla forza del gruppo di Ramagli e alla giornata di grazie di uno stratosferico Monroe. Verona però ha sofferto. Perché, avanti anche di 13 punti nell’ultimo quarto, si é fatta quasi riprendere a pochi istanti dalla fine. Bene ai rimbalzi, tanta energia, dominio dell’area e lo spirito guerriero al momento giusto. Verona passa 75-69 e si conferma regina del torneo.
La Tezenis parte con l’handicap. Umeh non gioca: un colpo fortuito all’occhio rimediato nell’allenamento di venerdì lo ha messo ko. Per una guardia che deve spaccare la partita è condizione perfetta per non poter incidere. E così Ramagli si trova ad affrontare l’ennesima emergenza. Un’arma in meno e rotazione limitata. Contro Biella, fisica e piena di energia, è per forza partenza in salita. Ma Verona ormai si è abituata anche a queste situazioni. L’Angelico in casa ha perso una sola volta in tredici gare. Per la capolista è la prova d’esame più dura da qui alla fine della regular season.
L’impatto è buono. Apre Reati con una bomba. La difesa veronese limita Voskuil ma soffre la fisicità di Raymond. Biella porta spesso a giocare Verona alla sirena. In area il traffico è intenso. E la pressione dell’Angelico spinge la Scaligera a sbagliare giocate facili in transizione. Tuttavia, la Tezenis non permette agli uomini di Corbani di allungare. Soffre il giusto e si affida a Monroe, preziosissimo (il dato è riferito a tutto l’arco della gara) al rimbalzo. Il primo quarto si chiude 21-16 per Biella. Verona è doppiata al rimbalzo (12-6) soffre l’energia dell’avversario, tiene il ritmo. Cerca una fluidità di manovra che non può passare dal cuore dell’area, troppo affollata. Voskuil e Raymond infiammano il Forum nel secondo quarto. Due bombe incendiarie e Biella avanti 27-21. La Tezenis è tenuta sempre sotto pressione. Giuri sbaglia un doppio appoggio facile sotto canestro. Verona spreca giochi semplici, ma si ridesta. Al momento giusto. E risale piano. Lavorando sul rimbalzo, sulla protezione dell’area, sul contenimento. Anche Biella fatica. Perde smalto al rimbalzo. E il dato è significato all’intervallo: la Scaligera ne ha presi 22, dominando l’area, contro i 18 di Biella. Monroe e Boscagin macinano punti e si arriva al vantaggio 33-32 con palombella deliziosa di Darryl. Verona gestisce male l’ultimo minuto di gioco e Biella si riporta avanti grazie a Chillo 36-33.
La Tezenis si regala, però, un terzo quarto sontuoso. Prende in mano la partita, difende con ardore, piazza bombe e giocate chirurgicamente perfette. Biella soffre, viene ripresa e va sotto. La Scaligera piazza un break 11-2 che permette ai gialloblù di finire avanti addirittura di undici punti (43-54). Reati non bombarda ma sotto i tabelloni é presente quanto basta per lasciare il segno. Biella va di orgoglio, recupera lavorando anche sul fatto che Verona dopo una corsa pazza per trovare la via della fuga si trova a dover rifiatate. E allora?
La Tezenis chiude il terzo tempo avanti 55-48. Bravissimi, certo. Ma la partita é tutt’altro che chiusa. Monroe trascina Verona al più 13 (63-50) nei primi passi dell’ultimo quarto. Sembra finita, ma non é così. Biella si rianima (piazzando un parziale di 19-8), comincia a farsi cattiva al rimbalzo, sporca le traiettoria di Verona e trova triple impossibili a raffica con Raymond e Infante che a occhi chiusi piazza una botta sul fil di sirena. L’Angelico rientra in gara fino a toccare il meno 2 a un amen dalla fine (69-71). Voskuil ha tra le mani i due liberi della parità. Lì sbaglia e dall’altra parte Monroe fa il suo dovere. Mancano 12 secondi alla fine. La Scaligera é avanti di 4, Biella deve colpire in fretta, ma viene stoppata. Transizione e De Nicolao mette nel cesto il definitivo 75-69. Trionfo, festa, capolavoro.

Simone Antolini