Rassegna stampa: L’Arena 1 aprile 2015

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MONROE MANTOVA

Fanta Monroe. Un capolavoro di Petronio

L’uomo disceso dal cielo. L’intuizione felice della Tezenis. Il capolavoro di Gianluca Petronio. L’asso buttato sul tavolo al momento giusto. Non per caso, non per diletto. Tutto calcolato. La fortuna, magari, vuole sempre prendersi un po’ di merito. Ma il direttore sportivo della Scaligera ha puntato il dito proprio su di lui: Darryl Monroe. L’americano che ha solcato l’Europa e dopo aver distribuito meraviglie tra Francia, Spagna e Olanda, si è fermato in Italia.
Petronio lo ha pescato dal pozzo delle meraviglie. Lo ha consegnato ai pensieri di Alessandro Ramagli e ha trovato carta bianca da parte anche della società di via Cristofoli. «Big D» doveva essere l’uomo incaricato a trascinare Verona verso l’Empireo. E la risposta sul campo è stata all’altezza delle aspettative.
QUATTRO E MEZZO. Monroe è un 4 e mezzo. Non un centro, non un’ala forte, ma tutti e due i ruoli messi insieme. Perfetto cocktail di forza, rabbia agonistica, atletismo, stile, qualità, tecnica. Doveva catturare rimbalzi, fare spazio in area, far rispettare la legge di Verona, mettere punti. Darryl ha fatto questo. Ed è anche andato oltre. Diventando, pure, playmaker aggiunto della squadra di Ramagli. Delizioso nello smarcare compagni, nell’offrire squisite giocate no look, nell’aprire il campo agli esterni. Insomma. Petronio c’ha visto giusto. E in questi giorni di pausa, la celebrazione dell’americano che porta stampato sulla schiena il numero 32 sembra più che mai doverosa.
NUMERI. Il mese di marzo è diventato il mese di Monroe, scelto come miglior giocatore del campionato di serie A2 Gold. I suoi numeri parlano chiaro. La media punti partita si attesta a 17. Nelle conclusioni dall’area ha il 62 per cento che diventa 68 ai liberi. In fatto di assist è secondo solo a De Nicolao con 68 giocate a favore dei compagni. In quanto alla valutazione assegnata dalla Lega, Darryl vince per distacco con 509. In più Monroe è anche il giocatore della Tezenis che recupera più palle: ben 32 in 21 partite giocate per una media di minuti gara di 30.16. Nei numeri la certezza che «Big D» è figura fondamentale per Verona. A oggi il 4 e mezzo della Tezenis è il giocatore con la media FIBA più alta del torneo: 23, dietro di lui Raymond di Biella (22.3) e Brownlee di Brescia (20.4).
LA SCOPERTA. Petronio dispone di una banca dati personale di grandissimo valore. Conosce a memoria valori, statistiche, qualità di giocatori italiani e stranieri. In passato ha dato internazionalità alla sua vasta conoscenza. E su Monroe non c’è finito per caso. Lo ha osservato ai tempi in cui Darryl giocava in Francia. Dalla Pro B alla crescita graduale. Darryl è stato messo in una lista aperta e non c’è più uscito. L’esperienza a Manresa, in Spagna, ha permesso a Monroe di confermarsi giocatore di assoluto valore non solo in fase realizzativa e di recupero palla. Ma anche nella costruzione dell’azione. Petronio, Pedrollo, Ramagli e la società hanno deciso di prenderlo perchè Monroe sarebbe diventato figura congeniale allo sviluppo del gioco del coach livornese.
I palloni devono passare dalle sue mani. Perchè le soluzioni di cui dispone il ragazzo di Portsmouth sono infinite. Tiro, scarico, assist. Tutto quello, insomma, che si è visto fino ad oggi. In attesa, naturalmente, della definitiva consacrazione. Che dovrà arrivare, per forza di cose, nella coda di questa stagione. Monroe per la gloria, per se stesso e soprattutto per Verona.

Simone Antolini