Rassegna stampa: Corriere di Verona 15 marzo 2015

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MONROE NAPOLI 2

Passarella Tezenis: Givova travolta

Guarda la Coppa quant’è bella, spira tanto sentimento ed è il sentimento di un PalaOlimpia che si tuffa di pancia nella festa-passerella fin quasi a dimenticarsi che c’è la partita. La passerella è quella della Scaligera Basket e del trofeo conquistato a Rimini, una Coppa Italia di A2 che capitan Boscagin alza di nuovo, per mostrarla agli occhi di Verona, stavolta senza lacrime, solo tanta voglia di tornare grandi partendo da qui. La partita è quella con la Givova Napoli, 25esimo turno di campionato, prolungamento di un’emozione rimbalzata dalla Romagna all’adorato parquet di casa, dove il 90-68 sugli azzurri di coach Calvani suona un po’ come l’ultimo tocco di zucchero caramellato sulla crema catalana. È tutto un riannodare il filo con la felicità di sette giorni orsono, di fatto vedi Umeh, mvp della finale e già uomo del primo quarto, 9 punti sui 26 di squadra con tre bombe a ciuffo dall’arco, liberato come uccel di bosco dai blocchi di Monroe. Leggi la trama già lì, e del resto fa quel che può, Napoli, penultima della classe, aggrappandosi ai due ramoscelli Allegretti, vecchio lupo in ala grande, e Sabbatino, play che inventa belle cose in penetrazione. S’inizia in un equilibrio da camomilla, dunque, consapevoli che prima o poi la Scaligera scapperà. Nell’attesa coach Ramagli giostra i suoi, Boscagin governa il trotto, Gandini fa una roba all’Olajuwon e ti sembra di stare al penultimo giorno di scuola. Lo strappo? Eccolo: parziale di 10-0, al 15′ è 42-29 e l’unica nota negativa sta in Giuri, che sente dolore su un allungo in contropiede (entra per lui il giovane Petronio), raggiunge Ndoja nel club di quelli che sostano ai box e si spera non sia nulla di grave. All’intervallo 52-37, Verona tira col 65% (17/23 da due) e domina a rimbalzo (20-9). Che altro dire? La serata, a quel punto, va giù liscia come un tè verde. Rilevamenti: 63-42 al 25′, con tripla di un baby-Bartolozzi entrato due secondi prima dunque eletto all’unanimità idolo della curva («portaci le paste / Bartolozzi portaci le paste») e, ancora, 81-56 al 30′. Bilanci sui titoli di coda: Umeh ne somma 20, Monroe 16 con 7 rimbalzi e 6 assist, Reati 15, Boscagin 13, De Nicolao 10 con otto assist, Bartolozzi 7 con dieci rimbalzi. Morale del brindisi? Fanno 36 gettoni in classifica, primo posto, una Coppa d’accarezzare e un sabato sera che massaggia anima e core.

Matteo Sorio