«Perso per piccoli errori, ma la squadra crede in quel che fa»

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OraSì basket Ravenna vs Tezenis Verona - Quinta giornata serie A2 girone EST. Crespi

Di seguito le dichiarazioni di Marco Crespi, capo allenatore della Tezenis Verona, domenica sera dopo la partita persa 59-57 in casa della Bondi Ferrara nella sesta giornata di ritorno del campionato A2 Est: «Sono soddisfatto della partita, giocavamo contro Ferrara che aveva vinto tre delle ultime quattro gare e che ha avuto il tiro per vincere anche a Treviso. Abbiamo dimostrato nel primo quarto, con la possibilità di avere una rotazione reale, di poter giocare sia in attacco che in difesa. Poi è stata brava Ferrara a lasciarci giocare due contro due e a toglierci qualcosa negli scarichi su Cortese e Ricci. E noi, sul +15 non abbiamo avuto quel senso di urgenza che fa parte della vittoria e della sconfitta.

Penso che i giocatori avranno modo di esaminare nella loro testa piccoli errori individuali anche nel finale, in difesa ad esempio dove abbiamo concesso canestri facili. Supporto in questo momento i miei giocatori, anche a cercare di capire che proprio certi errori individuali ci hanno tolto la possibilità di vincere per di più in trasferta contro una squadra come Ferrara che gioca in modo serio, con tanti giocatori di talento.

La differenza di punti fra il primo quarto e gli altri? Nel primo quarto Ferrara ha difeso a uomo, con scelte normali, poi ha deciso di stare con Rush faccia a faccia con Rice e Bucci o chi c’era nella rotazione di stare faccia a faccia con Cortese. E lì Saccaggi, che nel secondo tempo è stato bravo nelle letture e anche nel trovare certi tiri, s’è un po’ perso perché cercava di trovare dei passaggi che invece non c’erano. Lì abbiamo perso il ritmo che avevamo, ma perché era cambiata la scelta tattica. Quando c’è un pick and roll e gli altri anticipano bisogna giocare due contro due ed essere costanti nel giocare due contro due.
Sia per la mancanza di rotazioni sia perché Saccaggi nel primo tempo ha titubato mentre nel secondo ha attaccato quel pick and roll, è lì che si è creata la diversa produzione offensiva.

Le rotazioni limitate? Dopo una partita persa parlare delle rotazioni non mi garba, sembra si voglia trovare delle scuse. Penso sia oggettivo ed ovvio che, al di là della questione tattica difensiva sulla scelta di Ferrara, anche con un solo giocatore in più tutto poteva essere diverso, ma questo lo sapevamo prima della partita e sarebbe stato lo stesso anche se la bomba di Cortese fosse entrata. Mi piace essere oggettivo. È una situazione di emergenza oltre che per la partita anche per gli allenamenti, come dico da tempo. Per il resto la squadra ha dimostrato di arrivare alla partita con fiducia, credendo in quel che fa».