Pedrollo: «Fiducia intatta nel progetto»

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GIORGIO CHE ARIA 13 MAGGIO

Perdere non piace a nessuno.
Non piace a me, non piace ai tifosi, non piace alla società, non piace allo staff, non piace ai giocatori e non piace all’allenatore. Perdere significa che qualcosa non ha funzionato, che gli avversari sono stati più bravi di noi e il nostro obiettivo è quello di, in ogni partita, essere più bravi dell’avversario.
Ma il processo di rifondazione e cambiamento che abbiamo attuato in estate prevedeva e continua a prevedere una fase di rodaggio. Tutto e subito, nello sport (e non solo), è impossibile. Nessuno meglio di noi lo sa.
Un campionato di 30 partite più eventuali altre 15/20 partite di playoff, non ti permette di essere al 100% della forma ad inizio campionato, soprattutto se il tuo staff tecnico è nuovo, soprattutto se a parte il capitano, gli interpreti sono tutti nuovi.
Ieri sera ho letto tanta negatività, processi, necessità di cambiare, di tagliare, ho letto critiche (probabilmente giuste), ho letto attacchi alla persona (assolutamente ingiusti). Sono vicino alla squadra ogni settimana, vedo come si allenano, vedo l’impegno e vedo che al momento hanno qualche difficoltà a mettere nei 40 minuti della domenica, tutto quello di buono che mettono negli allenamenti.
Marco Crespi è un allenatore in cui crediamo ciecamente. Abbiamo scelto lui e non un altro perché secondo noi solo con lui avremmo potuto fare un percorso che ci avrebbe portato a giugno (e non a maggio) a giocarci le possibilità di fare quel salto che tutti vogliamo fare. Ciecamente non significa che non vediamo i problemi e le difficoltà che la squadra sta mostrando. Le critiche ci stanno e sono indice del fatto che ai veronesi sta a cuore questa squadra ma la classifica parla chiaro: 4 vittorie, 4 sconfitte, quinto posto. A 22 giornate dal termine della regular season e ad una settimana dallo scontro con la capolista, Mantova, sul nostro campo.
Siamo una società solida e abbiamo fiducia nello staff, nei giocatori e abbiamo molta fiducia nell’allenatore. Quest’anno sarà un campionato diverso dall’anno scorso. Più sofferto, ma più lungo.

Giorgio Pedrollo
Responsabile area tecnica Scaligera Basket