«Perfetti in regular season»

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GIORGIO CHE ARIA 13 MAGGIO

«Il momento non è facile. Non abbiamo centrato l’obiettivo dell’annata, questa è la verità. Il rammarico principale però è che rischia di essere dimenticato quanto di straordinario fatto in questa stagione. È anche comprensibile, ma non fotografa la realtà di mesi e mesi di ottimo lavoro». Così Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica della Tezenis Verona, ospite mercoledì 13 maggio dalle 13 negli studi di TeleArena a «Che Aria Tira Basket», trasmissione condotta dal giornalista Alessandro D’Errico. «Non c’è una vera causa – ha proseguito Pedrollo – per spiegare quanto è successo, semmai una serie di piccole cause. La pausa alla fine della stagione regolare, gli avversari che hanno giocato meglio di noi, situazioni contingenti di forma di alcuni nostri giocatori. Le gambe in generale sono mancate, ma è strano perché siamo passati dalle prime due gare in cui eravamo imballati, all’ultima dove obiettivamente abbiamo giocato bene, tolti gli ultimi due minuti. La pausa ci ha sicuramente tolto reattività. A ben vedere però, l’aspetto mentale è stato quello più importante. Durante la stagione abbiamo sempre reagito quando ci siamo trovati in situazioni difficili e abbiamo mostrato una forza di gruppo incredibile. Con Agrigento tutto questo è venuto a mancare. Loro sono stati bravi ad entrarci in testa. I nostri giocatori hanno dovuto affrontare una paura che non avevano mai affrontato, quella di fare canestro. In ogni caso bisogna ribadire i complimenti ai nostri avversari. Sono stati bravissimi e hanno meritato. Hanno giocato in maniera semplice ed incisiva e ci hanno fatto soffrire con molti pick and roll laterali e centrali e l’apporto di alcuni giocatori in stato di grazia. Nel finale di gara-4 avremmo potuto anche pareggiare, ma ma non abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto. In più c’è stato un fischio sbagliato in attacco su Monroe. Sia chiaro, non abbiamo perso per quello, ma a volte gli arbitri dovrebbero essere un po’ meno protagonisti e più giudici imparziali. Adesso dovremo guardare avanti. Lo sponsor Tezenis va sempre ringraziato per quanto ci ha aiutato a fare, ma ricordo che la proprietà e tutti gli altri nostri sponsor sono comunque in grado di garantire un buon livello perché anche da parte loro c’è un investimento importante. Ovviamente, l’eccellenza la possiamo avere col contributo di Tezenis. Dobbiamo capire come muoverci e cosa trattenere di buono, che sicuramente c’è. Saranno giorni intensi e opereremo per cercare di fare ancora una volta una squadra vincente. Ramagli? È un grandissimo coach e si è dimostrato anche un grandissimo uomo. Il discorso sull’allenatore però è ancora prematuro. Ci penseremo quando sarà il momento. Dispiace perché dopo tre anni passati assieme, con tanti progressi, non è bello finire così. Il lungo da inserire? Eravamo primi in classifica e non siamo andati sotto a rimbalzo quasi mai. Da un punto di vista tecnico non serviva, ma era una nostra idea per metterci a riparo. Lo abbiamo cercato, ma non sono sorte varie problematiche che ce lo hanno impedito. Giocatori come Mason Rocca e Michelori sarebbero stati felicissimi di venire a Verona, ma non è stato possibile per problemi personali e contrattuali».