«MI ASPETTO UN BEL PALAOLIMPIA, LA PARTITA LO MERITA»

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Alessandro Ramagli ha introdotto così la gara di venerdì sera, 29 marzo, al PalaOlimpia contro la Bitumcalor Trento: «È una partita importante, forse da quando abbiamo iniziato questo sprint di finali questa è quella nella quale c’è più importanza di risultato per i nostri avversari che per noi. Questo però non deve diventare un motivo per essere meno mentalmente preparati di quanto è indispensabile per affrontare una squadra forte come Trento che viene qua a giocarsi una bella fetta dei playoff».

EQUILIBRIO IN PRIMIS. «Sono soddisfatto quando si vince, è normale. Ma non abbasso la guardia. So benissimo che i problemi numerici per le assenze di giocatori importanti spesso concentrate nello stesso reparto degli esterni come quelle di De Nicolao, Chessa e Ganeto, sono cose che non scuoti via perchè vinci tre partite. Te le porti dietro giornalmente. Siamo ben contenti di alzare le braccia al cielo festeggiando una vittoria, ma poi qui in palestra al martedì ci siamo noi. E quando siamo in sei o sette non è facile costruire un lavoro che può essere funzionale alla partita successiva. Questi problemi sono purtroppo un piccolo tarlo che continua ad insinuarsi e che non ti permette di lavorare per quello che sarebbe necessario fare. Però questo non significa che le vittorie non ti diano morale e spinta per poter continuare su una strada che in questo periodo è sicuramente migliore. Non è che queste vittorie però mi fanno cambiare opinione, così come non me l’avevano fatta cambiare le quattro sconfitte. Secondo me soltanto chi fa delle analisi superficiali, poco profonde e poco intelligenti tira delle conclusioni da una vittoria piuttosto che da una sconfitta. Le difficoltà nel lavoro rimangono, così come le difficoltà ad avere un rendimento costante nel corso della partita».

FATTORE-PALAOLIMPIA. «Noi non ci siamo mai nascosti, abbiamo sempre detto che avremmo voluto fare un campionato buono dove si sarebbe rinsaldato di conseguenza il rapporto con un pubblico che negli ultimi due anni aveva vissuto due stagioni complicate. È stata questa un’annata probabilmente ancora più complicata delle due che l’hanno preceduta, ma la cosa positiva è che c’è stata una discreta costanza di risultati. Per 23 giornate siamo sempre stati lì, nella zona playoff, là dove volevamo stare. C’è stata una giornata in cui ne siamo usciti, ma poi siamo subito rientrati. Secondo me l’atteggiamento dei giocatori in campo fa sì che la gente venga perché vede gente che ci tiene e che si sbatte. E per noi sapere che il pubblico ci è vicino soprattutto nel momento più importante della stagione dove ci si gioca lo sprint finale sotto il traguardo d’arrivo rappresenta un aiuto importante. Mi auguro che anche nella partita con Trento che cade nel periodo pre-pasquale, quindi in un momento particolare in cui si pensa soprattutto alle vacanze ci possa essere una bella cornice di pubblico, perché credo che la partita lo meriti».