«Sono contento di essere stato chiamato da una piazza come questa e da una società importante come Verona. Mi sento bene, spero di contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Tezenis». Dimitri Lauwers si è presentato così oggi pomeriggio davanti a giornalisti e telecamere, pochi minuti prima della seduta delle 18 al Coni. «Questa è una buona squadra – ha proseguito Lauwers -, sicuramente meglio di quel che dice la classifica. Cercherò di farmi trovare pronto e rendere al meglio, visto che sono qui per aumentare la pericolosità sul perimetro. La mia carriera? Mi ha indirizzato al basket mio padre Henry. In Belgio è stato giocatore, allenatore, general manager. Ho cominciato a 18 anni, ne ho giocati tre in Belgio, quattro in Francia e otto in Italia fra cui i due campionati di Legadue con Scafati e Varese, con cui ho avuto la fortuna di condividere la promozione in serie A. La zona playoff quest’anno è molto compressa, il campionato è particolare e molto livellato. Ci si gioca tutto ai playoff – conclude Lauwers -, conterà tanto arrivare nelle condizioni giuste al momento giusto. La Tezenis questo momento di euforia ancora non l’ha avuto, questo può essere un buon segno. Vedo attorno a me giocatori bravi, con tanti stimoli e voglia di fare bene. Ci manca poco per fare il salto di qualità».
