Dopo nove vittorie consecutive, la corsa della Tezenis si ferma al Paladozza, in casa della capolista Lavoropiù Fortitudo. 96-71 il punteggio finale in favore della Effe. “Torniamo a casa con una bella lezione – ha commentato coach Dalmonte al termine della gara – non è contemplata la parola perdere per quanto ci riguarda; torniamo a casa con la parola “imparare”. E’ stata una lezione tosta ma dalle lezioni toste si imparano più cose rispetto a lezioni disattente o che scivolano via come l’acqua”.
Verona ferma la propria striscia positiva iniziata lo scorso 10 novembre in casa contro Cagliari; ora, con lo stop di Bologna, i gialloblù sono comunque al quarto posto in classifica con Treviso e Montengranaro a quota 22 e Forlì che rimane dietro assieme ad Udine.
I padroni di casa partono con Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli , Leunen e Pini, mentre Dalmonte risponde con Amato, Henderson, Severini, Dieng e Candussi.
E’ di Leunen dai 6.75 il primo centro di serata e alla Tezenis servono due tiri liberi di Candussi per sbloccarsi. La serpentina di Amato in mezzo al pitturato firma il primo vantaggio ospite (3-4),ma su ribaltamento di fronte risponde ancora Leunen dall’arco (tutti suoi i primi punti della F). Errori in serie da una parte e dall’altra: Bologna tira con basse percentuali dall’arco, ma Verona fatica a trovare la via del canestro e l’8-6 a 2.53 dal termine dei primi 10′ (in concomitanza con il primo time-out di serata di Dalmonte) non può che essere lo specchio di un inizio in cui gli attacchi segnano con il contagocce. Henderson impatta a quota 10, ma 7 punti consecutivi di Cinciarini lanciano la Fortitudo al 17-10 con cui si chiude il primo quarto.
Un paio di buone difese della Tezenis forzano la Fortitudo a buttare via il pallone in apertura di secondo periodo, ma è un attimo che Bologna riprenda fiducia e, guidata da un caldissimo Cinciarini (primo dei suoi ad andare in doppia cifra), scappi sul 24-12. Due triple gialloblù (rispettivamente di Candussi e Maspero) riportano Verona sotto la doppia cifra di svantaggio, ma Pini è una spina nel fianco per la difesa gialloblù e Bologna controlla a distanza di sicurezza. Leunen non sbaglia niente (3/3 da 3 fin li) e fa +12 (33-21), un 5-0 firmato da Ikangi e Ferguson costringe Martino al minuto di sospensione ma poco dopo Hasbrouck e un canestro di Cinciarini quasi sul dong mandano Bologna avanti di 11 lunghezze a metà (43-32).
Pini, imbeccato da Rosselli, schiaccia in contropiede i primi due punti del terzo quarto, ma Verona non si impaurisce: bomba di Henderson e 2/2 in lunetta di Candussi (20 per lui fin li e bellissima sfida sotto le plance con Pini) che significano meno otto. La Scaligera è pienamente dentro alla partita e lotta con orgoglio: tripla di Ferguson per il 54-47 che sembra poter far passare l’inerzia del match in mano gialloblù. E’, purtroppo, un’illusione, perché Bologna torna nuovamente a + 16, con Hasbrouck in trance agonistica (4 triple in un amen). La forbice si allarga fino al + 19 (massimo vantaggio casalingo), prima che Amato e Severini trovino due conclusioni dalla lunga distanza con le quali il gap si ricuce fino al 69-57 con cui termina il terzo quarto.
Ultimi 10′: si iscrive a referto anche Venuto con quattro conclusioni dalla lunga distanza e Fortitudo che tocca il +20 (81-61), mentre i gialloblù non trovano con continuità il fondo della retina (8/26 da 3 a 7:00 dal termine). Gli ultimi 4 minuti vedono i padroni di casa incrementare il proprio vantaggio con percentuali da capogiro da 3 punti (18/31), mentre Dalmonte concede qualche minuto sullo storico parquet di Piazza Azzarita anche ai giovani Oboe e Guglielmi.