Dalmonte: «Mi tengo stretti i secondi 20 minuti»

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Coach Dalmonte, al termine della partita di Udine, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato la partita, probabilmente troppo condizionati dalla sirena di Bologna. Intendo dire, con una fiducia molto relativa per quello che riguarda i tiri aperti. Devo riconoscere che, a differenza di domenica scorsa, siamo riusciti ad esorcizzare questo giocando i secondi venti minuti con una presenza positiva e questo vuole e deve essere un’eredità che ci portiamo a casa.
Credo che ci siano due numeri che oggettivamente sono stati condizionanti per l’economia della partita, ricordandoci che un possesso, di fatto, ha deciso la partita: subire diciotto rimbalzi in attacco nei 40 minuti e avere una differenza di 15 possessi è forse il rammarico più grande che ci portiamo a casa.
Sapevamo che Udine, prima squadra del campionato per rimbalzi in attacco, potesse essere incisiva e mortale per quanto riguarda il secondo possesso; questo, pur sapendolo, purtroppo ci ha condannato e in alcuni momenti ha reso vano gli sforzi difensivi, ci ha sempre fatto finire l’azione con grande ansia per il controllo dei rimbalzi e non ci ha mai dato la possibilità di correre in contropiede.
Nei primi venti minuti, abbiamo fatto qualche errore banale che non avrebbe ribaltato il punteggio ma ci avrebbe concesso di essere più vicini nel punteggio. Voglio tenermi stretto gli ultimi venti minuti, anche per la proporzione del nostro avversario, della nostra lettura della partita, della nostra presenza”.