Dalmonte: «Adesso siamo tutti alla pari»

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Di seguito le dichiarazioni di Luca Dalmonte, allenatore della Tezenis Verona, sabato sera nella sala stampa dell’Agsm Forum dopo la vittoria (80-61) sull’Aurora Basket Jesi nella trentesima ed ultima giornata della stagione regolare del campionato di Serie A2: «Jesi, nonostante le assenze, è stata brava a rispettare l’impegno e noi sufficientemente bravi. Penso che sia però doveroso andare sul nostro girone di ritorno, perché indipendentemente da una posizione che è figlia di tante coincidenze e che era comunque fuori dal nostro controllo perché dipendevamo dal risultato di Ravenna, dando per scontato che la Virtus avrebbe vinto in casa con Roseto che non aveva niente da chiedere al proprio ranking. Nel ritorno abbiamo speso tantissimo, abbassato la testa, prodotto e raccolto 10 vittorie in 15 partite, fra l’altro con alcuni episodi che abbiamo lasciato per strada colpevolmente ed altri figli di dettagli. Mi riferisco in particolare alle trasferte di Trieste e Forlì.
Adesso inizia un nuovo campionato. La cosa importante è che ci sia la consapevolezza – e in questo dovrò essere sufficientemente capace io nel far passare un certo messaggio – che è vero che partiamo di rincorsa come dice la classifica, ma è altrettanto vero che adesso ci sono 16 squadre che partono con zero vinte e zero perse. E quindi quello che è stato fatto fino ad oggi. Si parte tutti alla pari. Al di là del fattore-campo. Che non gioca, non segna e non difende. Si parte da una palla a due e si comincia a giocare. Adesso la storia dice che i playoff sono il momento dell’anno in cui il gioco si fa duro e quelli veri cominciano a giocare.
Adesso quel che è stato non conta più, adesso conta quel che succederà. A partire da martedì mattina, quando riprenderemo gli allenamenti per prepararci ad essere competitivi già per la prima palla a due. Perché dico che quando il gioco si fa duro gli uomini veri cominciano a mostrare i muscoli? Perché adesso, eccetto la prossima settimana di preparazione, sono finite le settimane di allenamento. E tutto passa attraverso la testa e la capacità di essere competitivi, di giocare una partita, di avere la forza mentale di analizzare la gara per quello che è successo al di là del risultato. Di avere la capacità di resettare nel bene e nel male e di essere pronti a giocare in 48 ore. Senza essere condizionati da una posizione in classifica.
Come dovrà essere l’approccio alla settimana? Col sangue negli occhi dei giocatori, per dare la maggior qualità possibile al lavoro. Ci deve essere una distribuzione dei carichi con senso da parte dello staff. La stagione si decide adesso. Bisogna affrontare la settimana consapevoli che poi si comincia a giocare. Ci dobbiamo preparare con la massima concentrazione e attenzione per essere competitivi il più possibile già in gara-1 a Biella».